Politica
Marine Le Pen: Sabbatani Schiuma cosa pensano i sovranisti italiani.
Marine Le Pen e i sovranisti italiani
Per i sovranisti italiani Marine Le Pen ha raggiunto il ballottaggio, sconfiggendo centro destra e centro sinistra. Ora si è dimessa anche dal Front National. Gesto coraggioso, non c’è che dire. È il miglior modo per concretizzare il suo appello ai patrioti francesi: “votatemi, io sono la rappresentante del popolo”. Una vittoria già l’ha conquistata però la novella Giovanna D’Arco: con lei ci saranno tutti i sovranisti che vogliono una Francia fiera, libera e indipendente. Insomma, vittoria al ballottaggio o meno, Marine Le Pen oggi incarna tutta la Francia patriota e ha vinto. Lei è anti-sistema per eccellenza. E per numeri. È anche vero che i fan lepenisti da noi vanno e vengono con la perfetta metafora del carro dei vincitori. Lepenista convinto fu Almirante che donò la fiamma del Msi a Jean Marie, per essere adottata come simbolo del Front National. Ma la destra del dopo Fiuggi, per accreditarsi a forza di governo, ne prese subito le distanze. In pochi si affacciavano alle sortite di Jean Marie e poi a quelle di Marine, durante il ventennio Berlusconiano, anzi. Ci ha pensato Salvini, anticipato solo da Mario Borghezio per la verità, ad aprire le porte a Marine Le Pen. A ritrovarcisi insieme nella battaglia al Parlamento europeo contro l’Europa di Macron, che è anche quella dei governi Monti, Letta Renzi e Gentiloni. Tra i lepenisti di sempre, da una semplice ricerca internet, vanno citati come ‘onnipresenti’ alle trasferte italiane della famiglia Le Pen: “Destra per Milano” di Roberto Jonghi Lavarini, “Rinascita” di Ugo Gaudenzi, la storica sezione di via Ottaviano di Alfredo Iorio, ieri Movimento Sociale Europeo e oggi “Patria”, alcune frange dell’Ugl e “Riva Destra”. Quest’ultima ha organizzato, insieme al circuito “Mille Patrie”, la visita romana nel marzo scorso di Marion Le Pen, giovanissima parlamentare francese, data come futura leader del FN.Francesco Storace, coofondatore del Movimento Nazionale per la Sovranità insieme a Gianni Alemanno, tiferà “per ‘la Presidenta’ all'Eliseo. No, per Marine è difficile adottare il linguaggio caro alla Boldrini, i clandestini non sono risorse; l'Euro non è il totem da adorare; lo ius soli non è il futuro che ci dobbiamo augurare. Sarà uno scontro di contenuti – secondo Storace - e se pure i sondaggi di queste ore tifano per l'economista dei banchieri e dei finanzieri che comandano sempre, la partita è tutta da giocare. La Francia profonda, se va a votare, sceglierà chi garantirà più sicurezza dall'Islam e difesa dalle ingerenze europee: sarà un referendum tra popolo e Palazzo”.Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore di Riva Destra, con un passato da protagonista nella destra sociale di Alleanza Nazionale, da dove fu espulso da Fini, e oggi consigliere di “Noi con Salvini” a Roma, non ha dubbi: “Hollande voterà Macron, quindi c’è speranza per Marine Le Pen. Il peggiore presidente che la Francia ricordi è talmente inviso ai suoi concittadini che l’effetto boomerang è possibile. Una sorta di abbraccio mortale. Marine Le Pen al ballottaggio dovrà mostrare ben visibili le sue capacità dialettiche nei faccia a faccia con Macron. È una battaglia impari, non c’è dubbio, ma se i francesi si fermano a riflettere solo un attimo il risultato potrà essere sorprendente”.