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Politica
Mattarella-Meloni protestino con Parigi, che resta “dolce” con i terroristi

Mattarella e Meloni si facciano carico del  dolore dei familiari delle vittime degli assassini rossi. Il commento 

La Francia resta “doux” e “bien hospitalier” con i terroristi italiani. Non torneranno nel bel Paese i 10 condannati, dalla nostra magistratura, con giudizi definitivi, di cui il governo italiano aveva chiesto l’estradizione. Lo ha deciso, a Parigi, la Corte di Cassazione ed è l’ultimo, inappellabile niet. Mattarella e Meloni si facciano carico del  dolore dei familiari delle vittime degli assassini rossi e chiedano a Macron e a Borne le ragioni del mancato rispetto del cosiddetto “patto del Quirinale” con i capi della Nazione alleata.

Tra i 10 “compagni assassini“, che non entreranno nelle celle italiane, come un Cesare Battisti qualunque (che fu estradato non dalla Francia, ma dalla lontana Bolivia), c’è Giorgio Pietrostefani, su cui incombe una pena residua di 14 anni e 2 mesi. Venne stangato, quale mandante, con Adriano Sofri, leader di Lotta continua, dello spietato omicidio del commissario di PS, Luigi Calabresi, avvenuto, a Milano, il 17 maggio 1972. Era il padre di Marione, ex direttore de “La Repubblica”.

La mancata estradizione è colpa della famosa “dottrina Mitterrand”?  Non sarebbe corretto sostenerlo, perché Francois Mitterrand aveva detto a Bettino Craxi, allora premier, che la Francia non avrebbe perseguito coloro, che non avevano sangue sulle mani, mentre quelli, di cui ci occupiamo, ce l'hanno, eccome. Quattro di loro sono stati condannati all’ergastolo. È la giustizia italiana che lo ha deliberato, una giustizia sovrana, indipendente e nessuno può dire il contrario…. Neppure gli alti e gelidi, ma non convincenti, magistrati transalpini.

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