Mattarella al Colle, Renzi è deciso. Certo dei numeri anche senza Fi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Matteo Renzi ha deciso e punta tutto su Sergio Mattarella. Il giudice costituzionale ex Dc è l'uomo del Partito Democratico per il Quirinale. Obiettivo eleggerlo già alla quarta votazione, sabato mattina. Non ci sono subordinate e non ci sono altri nomi. La visita del commissario dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, a Palazzo Chigi viene infatti letta come estranea alla partita per il Colle.
Il segretario del Partito Democratico - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate del Nazareno - è convinto di avere i numeri per eleggere Mattarella. Non oggi e nemmeno domani, ma sabato mattina quando il quorum scenderà a 505. Nella sede del Pd hanno fatto i calcoli e anche senza Silvio Berlusconi c'è la certezza matematica di non fallire. Ma vediamo i numeri.
Il Pd mette nel conto circa 80-90 franchi tiratori, civatiani e non solo, e quindi scende poco sotto i 400 voti. Ai quali si andrebbero ad aggiungere quelli di Sel, degli ex grillini, di Scelta Civica e di un parte dell'Ncd. Il risultato è un margine di sicurezza di circa 20 voti che hanno convinto il premier a tirare dritto. E l'ex Cavaliere? Qausi certamente deciderà di non appoggiare Matterella e di votare scheda bianca anche al quarto scrutinio, esattamente come nel 2006 quando Giorgio Napolitano fu eletto per la prima volta. Renzi è stato chiaro: "I numeri ce li ho. Se Forza Italia si vuole aggiungere, bene. Altrimenti io non cambio idea".
E fonti ai massimi livelli degli azzurri spiegano che molto difficilmente l'ex Cav dirà di sì. Pesano troppo le uscite anti-berlusconiane di Mattarella, che, da ex democristiano di sinistra, non è mai stato tenero con il leader del Centrodestra. E quella frase di Berlusconi ai parlamentari forzisti ("non possiamo votare un altro Presidente di sinistra") non lasciano molti spazi alla trattativa. Alla fine potrebbe anche non esserci un ulteriore incontro tra il segretario dem e Berlusconi. Renzi, spiegano dal Pd, considera Mattarella il Capo dello Stato ideale.
Non ha un particolare standing internazionale, quindi il riferimento dell'Italia in Europa e nel mondo resterà il capo del governo, e soprattutto dovrebbe essere un Presidente "non ingombrante" per chi occupa la poltrona di capo dell'esecutivo. Renzi ha scelto di fare uscire il nome del giudice costituzionale in anticipo anche come mossa anti-Prodi. Se il Professore vincesse le quirinarie del M5S comunque il Pd avrebbe già il suo candidato e quindi l'accelerazione viene letta come scelta tattica e di posizionamento.