Salvini al compleanno di Affari: "Giornale libero, fate arrabbiare tutti"

"Domani ho l'aereo alle 8. Ma ci tenevo ad essere presente". A poche ore dall'incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Matteo Salvini non ha voluto mancare alla festa per i 22 anni di Affaritaliani.it, che si è tenuta mercoledì sera a Milano (Palazzo Litta). Reduce dal derby della Madonnina, andato "maluccio" per il suo Milan (brutto 0 a 0 con i cugini dell'Inter), il segretario federale della Lega è stato accolto con grande calore e molto entusiasmo. Centinaia di strette di mano, selfie e fitte conversazioni con la business community meneghina e non solo.

Idee chiare sulla formazione del governo. "La situazione è di stallo e se nessuno si muove si torna a votare", dichiara Salvini video-intervistato dal direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. Il rapporto con i grillini? "Mi alzo la mattina e leggo sui giornali che ho incontrato, ho visto, ho sentito, ho cenato, ho pranzato. No, balle". Convergenze con i 5 Stelle? "Sulle presidenze di Camera e Senato abbiamo dimostrato di essere veloci, concreti e rispettosi della volontà popolare. Altro paio di maniche è il governo. C'è un programma che è quello di Centrodestra e da lì si parte, così come si parte dalla squadra del Centrodestra. Con i grillini dialogo, assolutamente, con Renzi invece è più difficile visto che ha governato per sei anni, male. Però i grillini non possono dire 'quello non mi piace, quello mi sta antipatico, quello non lo voglio, il premier lo faccio io e il programma è mio".

E con Berlusconi come va? "L'alleanza c'è. Avevamo e abbiamo un programma comune". Ricucito lo strappo sulla presidenza del Senato? "Sì, abbiamo fatto un favore agli italiani e anche a Berlusconi, altrimenti saremmo ancora lì incagliati su un nome che non si trova", afferma Salvini.

Salvini ha poi rivendicato con orgoglio il suo passato da collaboratore di Affaritaliani.it. "Da giornalista vi dico complimenti per i 22 anni". E poi, senza neanche troppa ironia, afferma: "Magari avrete un insider da Palazzo Chigi, a costo zero".

Il leader della Lega parla della situazione dei giornali in Italia e della libertà di stampa. "Gli editori puri sono pochi. Molti hanno interessi economici, politici, nella sanità, nelle costruzioni, nella telefonia. L'editore puro invece si occupa solo del lettore".

Due le parole d'ordine di Salvini per la Rai: "Libertà e merito". "Ci son fior di lavoratori accantonati perché senza amici che valgono e ci sono invece alcuni soggetti che lo stipendio lo portano a casa immeritatamente".

Da europarlamentare, e non da giornalista, il segretario della Lega afferma che "il modo di fare informazione all'estero è molto più libero e rispettoso della realtà". Perciò il voto sui media italiani nel loro complesso "non è sufficiente". "Fortunatamente c'è la Rete che bisogna saper maneggiare ma che ti porta in casa il mondo che altrimenti alcuni giornali e alcuni telegiornali ti storpiano". La chiacchierata con il direttore termina con "lunga vita" ad Affaritaliani.it. Grazie a Matteo Salvini.