Gaza è l'inferno, bambini in coda per ore per bere solo un goccio d'acqua - Affaritaliani.it

Esteri

Gaza è l'inferno, bambini in coda per ore per bere solo un goccio d'acqua

A Gaza anche i bambini sono costretti a fare ore di coda sotto il sole per un po’ d’acqua. La popolazione vive tra fame e sete, con aiuti umanitari che arrivano col contagocce dopo mesi di blocco

A Gaza la situazione umanitaria peggiora ogni giorno: dopo quasi tre mesi di blocco, l’acqua è ormai un miraggio per oltre due milioni di persone. Bambini e adulti, costretti a lasciare le proprie case, si mettono in coda per ore solo per riempire un secchio o una bottiglia d’acqua. “Corriamo a cercare l’acqua solo per bere”, racconta Youssra Youssef, residente della Striscia. “Corriamo alla cucina di beneficenza per un po’ di zuppa. Mancano il pane, le verdure, tutto il cibo”. Israele ha permesso solo ora un ingresso limitato di forniture umanitarie, che secondo le organizzazioni internazionali non bastano neanche lontanamente a rispondere ai bisogni. Molti abitanti, stremati dalla sete e dalla fame, raccontano di sentirsi come “cadaveri ambulanti”, mentre la speranza di un aiuto concreto sembra sempre più lontana. L’emergenza idrica a Gaza è solo l’ultimo dramma di una crisi umanitaria senza fine.