Politica

Meloni a Kiev da Zelensky, siglato accordo decennale sulla sicurezza

di Redazione

La presidente del Consiglio è nella capitale ucraina per presiedere il G7, nel giorno del secondo anniversario dall'inizio della guerra con la Russia

Meloni a Kiev da Zelensky. Consegnata al presidente ucraino la medaglia per la resistenza

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha donato al leader ucraino, Volodymyr Zelensky, la medaglia coniata dal Poligrafico e Zecca dello Stato dedicata a "Due anni di resistenza Ucraina", presentata a Roma due giorni fa.

“Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla”: sono le parole che la premier Giorgia Meloni scandisce all'aeroporto Antonov di Kiev, alla cerimonia in onore dei soldati ucraini protagonisti della battaglia di Hostomel, con il presidente Volodymyr Zelensky e gli altri leader internazionali giunti nella capitale ucraina per il secondo anniversario del conflitto.

Era il 24 febbraio 2022, infatti, quando l'esercito russo invase il territorio dell'Ucraina da tre direttrici, con il preciso obiettivo di raggiungere la capitale e far cadere il governo democraticamente eletto, guidato da Zelensky.

“Questo posto è simbolo di fallimento di Mosca e dell'orgoglio dell'Ucraina, ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili e guerra: è l'amore per la terra e la libertà” ha aggiunto la leader di Fratelli d'Italia, aggiungendo: “Sull'Ucraina, attenzione a una certa propaganda, doveva essere una guerra lampo e invece non lo è stata”.

Siglato un accordo di dieci anni

L’accordo sulle garanzie di sicurezza firmato oggi con l’Ucraina è “il più completo è importante firmato con un Paese che non fa parte della Nato” e avrà durata di “10 anni”. Lo ha dichiarato la premier, Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa congiunto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il premier belga De Croo ed il primo ministro canadese Trudeau.

“Continuiamo a sostenere Ucraina in quello che ho sempre ritenuto è giusto diritto suo popolo a difendersi - ha aggiunto Meloni - Questo presuppone necessariamente anche sostegno militare perché confondere la tanto sbandierata parola pace con resa come fanno alcuni è un approccio ipocrita che non condivideremo mai”.