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Politica
Piano Mattei, migrazioni e energia: Meloni firma tre accordi con la Tunisia
Giorgia Meloni e Kais Saied

Meloni a Tunisi: firmati tre accordi tra Italia e il Paese africano 

Nell'ambito della visita di oggi a Tunisi, la quarta da quando è presidente del Consiglio, il governo italiano e quello tunisino hanno siglato tre intese "molto importanti", afferma la premier Giorgia Meloni al termine dell'incontro con il presidente della Tunisia Kais Saied. Questi accordi dimostrano "ancora una volta quanto la collaborazione con la Tunisia sia per l'Italia assolutamente una priorità da molti punti di vista. Ed è anche un tassello del lavoro che l'Italia sta portando avanti con il Piano Mattei per costruire con le nazioni africane una cooperazione su base paritaria e che sia finalmente vantaggiosa per tutti", prosegue Meloni. 

Sui migranti "vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali e lavorare sui rimpatri, ma vogliamo lavorare soprattutto sui flussi regolari così come abbiamo fatto con un decreto flussi che consente a circa 12mila cittadini tunisini formati di poter venire legalmente in Italia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a margine dell'incontro a Tunisi con il presidente Kais Saied. "Credo si possa fare, anche sul fronte di una migrazione legale, molto di più da parte dell'Italia ma è fondamentale che insieme lavoriamo per continuare a combattere gli schiavisti del terzo millennio e le organizzazioni della mafia che pensano di poter sfruttare legittime aspirazioni di chi vorrebbe una vita migliore per fare soldi facili", ha proseguito la presidente del Consiglio.

Sul tavolo il Piano Mattei e la cooperazione bilaterale sulle migrazioni e sull'economia

Prima di recarsi a Bruxelles per la riunione del Consiglio europeo straordinario, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni fa una tappa a Tunisi. Si tratta della sua quarta visita in Tunisia in meno di un anno, la prima nell'ambito del Piano Mattei. Fonti italiane osservano come Roma continui ad essere "fortemente impegnata a sostenere la Tunisia, nazione a noi vicina, con cui intratteniamo relazioni storiche di amicizia, e tassello fondamentale della stabilità del Mediterraneo e del Nord Africa. L'Italia - sottolineano ancora le stesse fonti - è anche attiva nel promuovere relazioni positive tra l'Unione Europea e la Tunisia a sostegno del Memorandum firmato il 16 luglio 2023. La cooperazione tra Italia e Tunisia è una cooperazione a tutto campo che investe l'intera azione di Governo".

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Il presidente del Consiglio sarà accompagnato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dalla ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e nelle prossime settimane seguiranno ulteriori missioni. La visita di Meloni, osservano ancora le fonti, "permetterà di continuare il dialogo con il presidente tunisino Kais Saied sui principali ambiti di cooperazione bilaterale: attuazione del Piano Mattei per l'Africa, cooperazione in materia migratoria e processo di Roma, cooperazione energetica ed economica. La cooperazione in materia migratoria rimane un aspetto centrale del rapporto tra Italia e Tunisia e continua ad esservi un forte sostegno a livello bilaterale e Ue per gli sforzi in corso da parte tunisina. Resta fondamentale che le autorità tunisine continuino nella loro azione di contrasto al traffico e alla tratta di esseri umani e di contenimento delle partenze irregolari".

"L'Italia - proseguono le fonti - è anche impegnata ad assicurare la mobilità legale per motivi di lavoro: il 20 ottobre 2023 è stato firmato un Memorandum tra Italia e Tunisia in questo ambito, il primo della nazione. La Tunisia è un Paese prioritario del Piano Mattei per l'Africa. In linea con i principi alla base di questa iniziativa (rapporto paritetico, condivisione degli obiettivi, concretezza), la visita permetterà un esame dei diversi ambiti di cooperazione tra le due nazioni".

In occasione della visita saranno firmati tre strumenti nell'ambito del Piano Mattei: un accordo sul sostegno diretto al bilancio dello Stato tunisino a sostegno dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili; una linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine; un protocollo d'Intesa tra ministero dell'Universita' e della Ricerca italiano e l'omologo ministero tunisino che fornirà il quadro per la cooperazione in questo ambito tra le due nazioni.

"Il partenariato Italia-Tunisia - evidenziano infine le fonti - investe pienamente anche l'ambito economico: l'Italia è stabilmente il primo fornitore e il secondo mercato di sbocco e sono circa 900 le aziende italiane attive nel Paese. Un progetto strategico in corso è quello per il cavo elettrico sottomarino ELMED, il primo a connettere le reti elettriche di Africa ed Europa, apripista di futuri ulteriori investimenti nel campo delle energie rinnovabili".






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