Meloni tiene insieme Ue-Usa sull'Ucraina (la pace non è vicina). Macron si mette di traverso, ma Trump sta con Giorgia

La priorità per la presidente del Consiglio è continuare a essere protagonista a tutti i tavoli e tenere uniti Europa e Usa

Giorgia Meloni parteciperà oggi al vertice della Casa Bianca, convocato da Donald Trump con il presidente ucraino Zelensky, i principali leader europei, la presidente della Commissione Ue Von der Leyen e il segretario generale della NATO Rutte.

Meloni arriva a Washington dopo aver partecipato anche alla videoconferenza della coalizione dei Volenterosi, un formato che la premier non ha mai del tutto condiviso né digerito. Ma oggi più che mai la priorità per la presidente del Consiglio è stare da protagonista a tutti i tavoli e continuare a tenere uniti Europa e Usa. A maggior ragione ora che Meloni arriva alla Casa Bianca forte del sostegno incassato dall’inviato speciale Witkoff sulla proposta italiana di garantire la futura sicurezza dell’Ucraina con un meccanismo simile a quello previsto dall’articolo 5 del Trattato Nato. 

E infatti hanno buon gioco i luogotenenti meloniani a evidenziare la centralità della proposta di Meloni e le critiche fuori bersaglio riservate dalla sinistra pochi mesi fa a quella stessa proposta. E non è un caso nemmeno che Macron (che ha già sentenziato che "Putin non vuole la pace") si sia affrettato che la vera garanzia di sicurezza per Kiev sia rafforzare il suo esercito: un modo per smarcarsi ancora una volta da Meloni e per non avallare quello che sarebbe un evidente successo diplomatico della premier. 

A Palazzo Chigi, comunque, continua a regnare la cautela. La sensazione, raccontano i più vicini a Meloni, è che qualcosa si stia muovendo, anche rapidamente, ma che ci sia ancora molto lavoro da fare per arrivare ad una pace “giusta e duratura” come vorrebbero gli europei.

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