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Politica
Mes, Gentiloni: "6-7 mld in più del Sure. Recovery Fund non per taglio tasse"

Il vantaggio della linea di credito del Mes sulla sanità per l'Italia sarebbe "di 6-7 miliardi maggiore" rispetto a quello calcolato per il Sure. Lo afferma il Commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni in audizione davanti alle Commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato. "Certamente per paesi con tassi di interesse più elevati si tratta di un vantaggio: credo che il ministero dell'Economia italiano abbia valutato in alcuni miliardi il vantaggio per il bilancio italiano del prestito Sure e nel caso del Mes sarebbe di alcuni miliardi più qualcosa perché sarebbe di 6 o 7 miliardi maggiore".   

"Quello che è stato in passato non ha niente a che fare con le linee di credito per la sanità", ha spiegato Gentiloni. "E' stato emendato il regolamento del 2013 per chiarire che i paesi non sono tenuti ad alcuna forma di reporting ma gli unici report riguardano la destinazione di risorse al sistema sanitario, non ci saranno report o richieste legate alla situazione macroeconomica". 

Recovery Fund, Gentiloni: "Non per tagliare tasse"

"Guai a pensare di usare i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato". Il messaggio all'Italia arriva forte e chiaro dal commissario Ue per l'Economia, Paolo Gentiloni nel corso di un'audizione sul Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato. L'ex premier italiano sgombra il campo dalle ipotesi che affascinano trasversalmente molte delle forze politiche che vorrebbero usare i fondi Ue per abbassare la pressione fiscale e spiega che le risorse arriveranno solo nel 2021 e per questo sarebbe utile, per il sistema sanitario italiano, usare i fondi del Mes.    

Nei piani nazionali "che non sono redatti a Bruxelles", sottolinea Gentiloni, dovrà essere presente "non un catalogo delle spese ma le riforme e gli investimenti necessari" per un vero rilancio dell'economia italiana. "Oggi abbiamo le risorse e uno spazio di bilancio per affrontare queste strozzature". "Se non affrontiamo queste strozzature il rischio è di non farlo più", ammonisce. Questo discorso "vale in particolare per l'Italia che ha da molti anni un alto debito e una bassa crescita". I piani nazionali non devono essere "una raccolta di esigenze" ma serve "il coraggio di scegliere perche' la ricostruzione o la facciamo oggi o sarà difficile realizzarla" domani. In ogni caso Gentiloni è fiducioso. "Questa e' la grande responsabilità del governo e del Parlamento. Sono fiducioso che l'Italia abbia le potenzialità per questa sfida". 

"Bisogna stare attenti alla scelta dei tempi per eliminare la clausola che sospende le regole. Farlo troppo presto presenterebbe rischi notevoli", afferma il commissario Ue per l'Economia in merito alla riattivazione del Patto di stabilità e crescita Ue. Errore, ricorda, "che si fece nella precedente crisi finanziaria e che portò a una doppia recessione. Un rischio che bisogna, in questa occasione, assolutamente evitare. C'è una discussione da fare ma c'è consenso" sulla questione. Per Gentiloni "è necessario tornare a regole condivise, sono fondamentali perché l'Ue funzioni. Ma tornare a regole comuni non significa tornare alle stesse regole. Ci sarà una discussione importante, in particolare su deficit e debito. La discussione comincerà a primavera". 

Recovery Fund, Gentiloni: "No anticipo 10% risorse al 2020"

L'anticipo del 10% delle risorse del Recovery Fund "potrà arrivare anche un po' prima" rispetto ai tempi previsti "ma non ci sarà una trattativa per avere le risorse nel 2020". Lo ha affermato il commissario Ue per l'Economia, Paolo Gentiloni nel corso di un'audizione sul Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato. "Il 10% come pagamento che avviene all'atto dell'approvazione dei piani nazionali è stata una decisione positiva del Consiglio europeo, una novità" ha spiegato ribadendo che "avverrà all'atto dell'approvazione del piano. Non c'è trattativa" su questo.    

Gentiloni ha ricordato che l'approvazione dei singoli piani nazionali verrà fatta dal Consiglio Ue dopo il disco verde della Commissione. "Il Consiglio approva a maggioranza dopo una discussione esaustiva. Su questo punto ci sono state nottate di discussione. L'utilizzo dell'aggettivo 'esaustivo' e la sua genericità sono stati un modo per evitare l'approvazione ad unanimità del Consiglio che alcuni paesi chiedevano", ha detto in riferimento ai paesi cosiddetti frugali. 

Ue, Gentiloni: "Se Recovery fund sarà un successo potràessere ripetuto"

Il Recovery fund "se sarà un successo potrà essere ripetuto". Lo ha affermato il Commissario europeo per l'Economia Paolo Gentiloni audito davanti alle Commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato. "Non spetta a me dirlo e so benissimo che per molti paesi si tratta di un'operazione 'una tantum' ma la storia della costruzione europea dice che le operazioni di successo possono essere ripetute". 

Mes, Delrio: "Parole di Gentiloni chiare. Stop dubbi e diffidenze"

"Le parole del Commissario Paolo Gentiloni sono chiare, non esistono condizionalità per attingere alla linea di credito del Meccanismo europeo di stabilità  finalizzata a rafforzare i sistemi sanitari nazionali". Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio

"Le risorse del Mes, equivalenti a circa un terzo del nostro bilancio sanitario, sono immediatamente disponibili e con tassi favorevoli che ci farebbero risparmiare fino a 6 miliardi di interessi. Abbiamo bisogno di investire subito nella sanità, specialmente quella territoriale, per renderla ancora più efficiente, moderna e vicina alle persone", aggiunge Delrio. "E’ tempo di mettere da parte dubbi e diffidenze e agire con buonsenso".

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