Metà degli italiani vuole Renzi leader Pd

Oltre la meta' degli italiani (55%), e ben il 40 percento degli elettori di centrosinistra, vorrebbe Matteo Renzi leader del Pd. Soltanto il 10 percento dell'elettorato totale, e il 29 percento di centrosinistra, confermerebbe invece Bersani al vertice del partito. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agora', su Rai Tre. Piace anche Fabrizio Barca, che raccoglie il 17 percento dei consensi degli elettori di centrosinistra e il 6 percento di quelli totali. Spicca anche il 18 percento degli italiani, e il 10 percento tra gli elettori di centrosinistra, che non vuole nessuno di questi nomi
Con il 56 percento dei consensi, Matteo Renzi si conferma il leader politico più apprezzato dagli italiani. Seguono a grande distanza, con il 27 percento, Beppe Grillo, che perde tre punti rispetto alla settimana scorsa, Pier Luigi Bersani, in calo di due punti, e Silvio Berlsuconi. Si attesta invece al 21 percento la fiducia degli italiani nel premier uscente Mario Monti. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.
Il Pdl guadagna quasi 2 punti (+1,9%) rispetto ad una settimana fa e diventa primo partito nelle intenzioni di voto con il 26,9%. Segue con un distacco minimo il Pd (26,8%), che cresce di oltre un punto (+1,3%) in 7 giorni. Perde invece quasi un punto e mezzo (-1,4%) il Movimento 5 Stelle, al 24 percento. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Scende di un punto e mezzo rispetto a sette giorni fa Scelta civica, che si attesta al 5,6 percento, mentre guadagna quasi mezzo punto (+0,4%) la Lega Nord, al 4,5 percento. In lieve crescita (+0,2%) Sel, al 3,2 percento, mentre cala leggermente (-0,2%) l’Udc, all’1,8 percento. Infine, Rivoluzione civile e Fratelli d’Italia si attestano rispettivamente all’1,3 e all’1 percento. “E’ evidente – osserva Roberto Weber, presidente di Swg – la crescita del Pdl e la progressiva perdita di consensi di Scelta civica, come se l’opzione di centro fosse sempre meno appetibile”.