Migliore: "Me ne vado da Sel ma non voglio nulla dal Pd"
"Chi non ha capito che questa è una fase in cui il governo non può essere una sorta di anatema e che bisogna confrontarsi laicamente, commette un gravissimo errore. Io vado via da Sinistra ecologia libertà, in cui avevo dei ruoli, senza chiedere nulla in cambio. Se continuerà ad esserci chi pensa che votare per gli 80 euro sia una specie di sabotaggio della linea di opposizione, io per lealtà e coerenza non posso più essere in sintonia: devo essere leale e coerente con le mie idee. Se si trascende sul solito rosario di improperi, si vuole rimuovere il problema politico: abbiamo o no la consapevolezza che la fase di trasformazione va affrontata con la capacità di starci dentro per dare un contributo?". Così Gennaro Migliore, ex capogruppo Sel alla Camera, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre.
"Non sono andato via da Sel perché considero chiusa quell’esperienza politica, ma perché sono io a non essere più disponibile a tenere un atteggiamento che non è più in sintonia con quello che penso da tanto tempo, e cioè che noi avevamo costruito un partito per stare al Governo. Sono contro le teorie “agresti” dello spazio politico, cioè quella delle “praterie da occupare”, che prevede dunque una concezione un po’ bovina dell’elettorato. Gli spazi politici si conquistano sia all’opposizione sia in maggioranza, dipende dai contenuti che si propongono". Così Gennaro Migliore, ex capogruppo Sel alla Camera, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre.