Migranti, stretta del governo sulle Ong. Rigidità, sequestri di navi e multe - Affaritaliani.it

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Migranti, stretta del governo sulle Ong. Rigidità, sequestri di navi e multe

Il ministro Luca Ciriani (Fdi): "Basta pagare per tutti. Se non si occupa di questo a cosa serve l'Unione europea? L'immigrazione è un problema enorme"

Migranti, stretta del governo. Fdi: "Bruxelles adesso batta un colpo"

La questione migranti continua ad essere un tema centrale per il governo a guida Meloni. I rapporti tra Italia e Francia si sono fatti molto tesi nell'ultima settimana, tanto che tra la premier e Macron non ci sarà un bilaterale al G20 di Bali. L'esecutivo italiano però tira dritto e prepara una norma specifica per affrontare il problema degli sbarchi. Le Ong che vorranno attraccare nei porti italiani - si legge sul Corriere della Sera - dovranno dimostrare di aver soccorso imbarcazioni a rischio naufragio. Chi non rispetterà questa regola e violerà il divieto di approdo subirà una sanzione amministrativa che potrà prevedere anche il sequestro della nave utilizzata per l’attività di ricerca e salvataggio in mare. È lo schema del provvedimento che il governo sta studiando per regolamentare l’attività delle organizzazioni non governative impegnate al largo delle coste della Libia.

Sarà - prosegue il Corriere - il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi — chiamato mercoledì a riferire in Parlamento sullo scontro diplomatico con la Francia — a confermare la volontà di procedere con un’azione che serva a "gestire i flussi migratori agendo in due direzioni: gli accordi bilaterali con i Paesi d’origine dei migranti e il codice per le navi private". E in quella sede spiegherà che "l’Italia non aveva emesso alcun divieto per Ocean Viking, sono stati loro a decidere di dirigersi verso la Francia non avendo ottenuto risposta alla richiesta di porto sicuro". Durissima anche la presa di posizione del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: "Non possiamo pagare per tutti. Se non si occupa di questo a che cosa serve l’Unione? Bruxelles accetti l’idea di un piano in Nordafrica, come in Turchia. L’immigrazione è un problema grande come una casa, non capisco la reazione esagerata e scomposta della Francia".