Jobs Act/ Mineo (minoranza Pd): non lo voto. Siamo più di 10 al Senato
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Il Jobs Act così come uscito dalla Camera non lo voto". Lo annuncia ad Affaritaliani.it il senatore della minoranza Pd Corradino Mineo. Ed è proprio a Palazzo Madama, dove i numeri per il governo sono più risicati, che si sposta ora l'attenzione. Quanti senatori potrebbero non votare a favore? "Se guardiamo come è andato il voto alla Camera credo che siamo parecchi". Più di dieci? "Beh... Cuperlo, Fassina e Bindi non hanno votato e quindi, grosso modo, dovrebbero essere più di dieci. Comunque ci sentiremo per preparare un documento comune".
Mineo poi continua: "Spero che non ci sia la fiducia perché sarebbe assurdo. L'hanno messa frettolosamente su un testo per poi cambiare quel testo alla Camera e poi rifarlo votare al Senato ancora con la fiducia? Sarebbe un modo, e non è la prima volta, di presentare il Parlamento come un covo di perdi giorno e il governo come l'unica fonte di salvezza. Questo non è vero", spiega il senatore democratico. "Il Jobs Act aveva bisogno di modifiche parlamentari secondo una vasta maggioranza e le hanno fatte alla Camera. Ma questa esibizione muscolare, più che una questione legata alla necessità del fare, è un attacco alle strutture rappresentative. Io non sono d'accordo e spero che non lo facciano".
Ma se ci fosse comunque la fiducia, lei come voterebbe? "Vediamo che cosa fanno gli altri e qual è la linea. Io sono contrario, la fiducia apre un problema di democrazia e di rappresentatività molto grave. Poi sentirò gli altri. D'altronde alla Camera molte persone hanno votato no, il governo vuole tacitare tutto? Non ci voglio credere. Con la fiducia continuerebbe una linea che delegittima il Parlamento e che lo presenta come l'assemblea che non risolve i problemi. Si vuole far passare il Parlamento come puro ostacolo all'attività del governo. Non sono d'accordo. Non è così".