Politica
Il Pd smonta la manovra pezzo per pezzo: "Gestione imbarazzante, segnata da confusione, divisioni e sciatteria"
Antonio Misiani, responsabile economico, ad Affarittaliani

Antonio Misiani
"Giorgetti fa finta di nulla, ma smentisce sé stesso e ammette che la legge di bilancio non sta in piedi, provando a rattopparla all’ultimo"
"Altro che manovra solida: l’annuncio inatteso del ministro Giorgetti certifica il caos totale in cui è finita la discussione parlamentare della legge di bilancio. A pochi giorni dal voto, il governo tira fuori dal cilindro un emendamento da 3,5 miliardi su Transizione 5.0, ZES, iper-ammortamento e caro-materiali, riscrivendo di fatto la manovra su uno dei suoi capitoli più delicati: le politiche industriali", spiega ad Affaritaliani il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico.
"Esattamente il punto su cui il PD aveva denunciato fin dall’inizio il vuoto pneumatico della politica economica del governo. Oggi Giorgetti fa finta di nulla, ma nei fatti smentisce se stesso e ammette che la legge di bilancio non stava in piedi, provando a rattopparla all’ultimo minuto. Altro che programmazione: qui siamo all’improvvisazione permanente", sottolinea l'esponente Dem
"E mentre si mette una pezza, restano aperti nodi enormi. A partire dalla norma vessatoria contro i professionisti che lavorano con la pubblica amministrazione, che va semplicemente cancellata. Poi la tassa sui pacchetti fino a 150 euro, che sommata a quella europea rischia di trasformarsi in una stangata inaccettabile per famiglie e consumatori. Senza dimenticare le norme sulla previdenza complementare, infilate in manovra senza il minimo confronto con le parti sociali".
"La telenovela della legge di bilancio prosegue con il definanziamento del Ponte sullo Stretto: una scelta che il PD proponeva da settimane e che il governo è stato costretto ad accettare solo perché inchiodato dalla realtà. E si chiude in bellezza con la vicenda surreale dell’oro di Bankitalia, con l’emendamento Malan prima sbandierato e poi riscritto da Giorgetti sotto dettatura della BCE", aggiunge Misiani.
"Il bilancio finale è impietoso: una gestione imbarazzante, segnata da confusione, divisioni e sciatteria. Una maggioranza sempre più allo sbando, che naviga a vista e chiama “governo” quello che, nei fatti, è solo un caotico esercizio di sopravvivenza politica", conclude il responsabile economico del Partito Democratico.
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