Sante carriere/ Monsignor Victor Manuel Fernandez, la stella in ascesa di Papa Bergoglio
A Roma papa Francesco potrebbe contare – sulle questioni bioetiche e non solo - su un teologo di prim'ordine. Di più: un amico e una persona di fiducia. È monsignor Victor Manuel Fernandez, classe 1962 da Alcira (Cordoba, Argentina) e sacerdote dal 1985 con una licenza in teologia – specializzazione biblica – conseguita a Roma presso l'Università Gregoriana nel 1988. Al momento monsignor Fernandez è il rettore dell'UCA, l'Università Cattolica Argentina di cui è stato anche allievo. Già docente in diversi centri di Buenos Aires e Cordoba di etica, psicologia, ermeneutica, antropologia, esegesi biblica, Nuovo Testamento, omiletica e teologia spirituale, oggi insegna Teologia Morale II e Vangeli Sinottici alla facoltà di Teologia dell'UCA.
TEOLOGO DI FAMA- La sua esperienza pastorale è interessante: è stato parroco a Santa Teresita in quel di Río Cuarto tra il 1993 e il 2000, poi istitutore e direttore degli studi del Seminario della stessa città tra il 1988 e il '93 e tra il 2000 e il 2007. Ha lavorato con la Conferenza Episcopale Argentina, dove è stato perito della Commissione Fede e Cultura e del Segretariato per la Formazione Permanente, oltre che membro del comitato di saggi che ha indicato all'episcopato argentino l'aggiornamento delle linee pastorali. Infine il suo debutto a livello continentale nel 2007 quando ha collaborato con il CELAM, che riunisce le Conferenze Episcopali Latinoamericane, su riflessione teologica e pastorale, oltre che per i lavori preparatori della V conferenza CELAM ad Aparecida.
CARRIERA A ROMA?- È un teologo in vista, oltre che giornalista, ed è noto come progressista ma non a favore della Teologia della Liberazione. Il rifiuto della Teologia della Liberazione, colpita negli anni '80 da Giovanni Paolo II, lo accomuna a Jorge Mario Bergoglio, che è un suo noto estimatore. Oltretevere è indicato come un possibile consultore o collaboratore molto stretto di Francesco, che potrebbe quindi chiamarlo a Roma affidandogli un incarico di prestigio (con conseguente consacrazione episcopale e, più avanti, promozione al cardinalato).
DUE ENCICLICHE- Non è tutto. Sempre a Roma si parla della costituzione di un possibile team di teologi per la stesura della prima enciclica di Francesco e del suo piano pastorale. Una sorta di “consiglio ristretto” che assisterebbe e consiglierebbe il Papa nelle scelte delicate da affrontare. Questo è tipico dei Gesuiti, che amano lavorare in team tra loro. Per il momento i rumors più accreditati ipotizzano la stesura di almeno due encicliche da parte del nuovo Papa, una delle quali su temi di rilevanza sociale e dunque sulla Dottrina Sociale della Chiesa.
Antonino D'Anna