Politica
Mps-Mediobanca, Giorgetti "molto tranquillo". Ma c'è un punto "significativo" che per le opposizione non chiude il caso
Per la Procura "il Mef non può commettere reati". Ma...

Giancarlo Giorgetti
Fonti leghiste e di maggioranza assicurano che Giorgetti è concentrato soltanto sulla Legge di Bilancio
L'indagine della Procura di Milano sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps è "tutt'altro che conclusa". Il materiale raccolto con le perquisizioni e acquisizioni sarebbe molto e ora va analizzato da investigatori e inquirenti. È quanto riferito in ambienti giudiziari milanesi in merito all'indagine in cui sono indagati l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin, Francesco Milleri, e l'ad di Montepaschi, Luigi Lovaglio.
L'indagine va avanti e punta a rafforzare il quadro del presunto concerto occulto ipotizzato e che ha al centro l'operazione che avrebbe avuto come obiettivo finale Generali. Allo stesso tempo, però, ambienti giudiziari del capoluogo lombardo hanno precisato che "il ministero dell'Economia e delle Finanze non è oggetto di accertamento, non è una persona fisica e non può commettere reati". Secondo inquirenti ed investigatori il ruolo del Mef è stato "significativo" in uno dei cinque punti del presunto concerto occulto contestato nell'inchiesta, ma non è oggetto di indagine.
Politicamente, spiegano fonti della maggioranza e non solo della Lega (partito al quale appartiene Giancarlo Giorgetti, titolare del dicastero di Via XX Settembre), che "non ci sono assolutamente preoccupazioni o timori" per gli sviluppi delle indagini. Il Mef ha diluito la propria quota che teneva in Monte dei Paschi di Siena, scendendo negli ultimi anni fino all'11,3%, dopodiché ha lasciato che fosse il libero mercato a decidere. Certo, resta nelle carte quell'sms di Giorgetti e le richieste delle opposizioni che il ministro, e/o la premier Giorgia Meloni, riferiscano in Parlamento per fugare ogni dubbio.
Il ministero dell'Economia e delle Finanze non è oggetto di indagine, ha chiarito la Procura di Milano, anche se quella frase 'il ruolo del Mef è stato "significativo" in uno dei cinque punti del presunto concerto occulto contestato nell'inchiesta' lascia aperte molte interpretazioni. Dalla maggioranza e dalla Lega assicurano che il ministro sia "molto tranquillo" e che valga la nota di qualche giorno fa "nessuna interferenza" e che ora il focus sia unicamente sulla messa a punto della Legge di Bilancio.
Ma fonti delle opposizioni, in particolare dalle parti del Pd, non escludono che quel punto sul quale il Mef avrebbe giocato un ruolo "significativo" possa riguardare il rifiuto totale all'altra proposta che c'era in campo, ovvero quella di Unicredit. Supposizioni e ipotesi. Vedremo che cosa accadrà nelle prossime settimane, ma certamente anche se non è indagato il Mef che - secondo i pm - "non è una persona fisica e non può commettere reati" ciò non esclude che Giorgetti abbia comunque poter avuto ipoteticamente un ruolo, anche se marginale e di secondo piano (sempre secondo le fonti Dem), ricostruendo quanto accaduto negli ultimi mesi.. Al momento non c'è nulla se non l'assoluta "tranquillità" del ministro leghista. Poi si vedrà.
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