Ncd attacca sulla manovra. Social card e Canone Rai agitano la maggioranza. Ma anche nel Pd...
Acque agitate nella maggioranza sulla legge di Stabilità. Il Ncd riapre la questione della social card agli immigrati, nata da una malinterpretazione di una proposta di modifica del governo, letta come allargamento della carta acquisti anche agli extracomunitari, che ha scatenato ieri sera la polemica politica.
"Il governo ritiri l'emendamento sulla 'Social card' agli stranieri. Dopo l'equivoco che si è creato ieri, crediamo sia opportuno che il governo valuti questa richiesta anche per meglio riformulare l'emendamento stesso. Non è chiaro tra l'altro se il governo vuole estendere la social card o destinare apposite risorse per ottemperare a precedenti obblighi e sanare il contenzioso con le poste. C'è ancora tempo per discuterne", recita una nota del partito di Angelino Alfano.
La norma, nata con la manovra dello scorso anno e che già includeva una sperimentazione a favore degli immigrati con regolare permesso di soggiorno, ha visto l'intervento anche del Tesoro, che ha spiegato l'emendamneto come sanatoria esclusivamente per il periodo gennaio-marzo 2014 e che non "modifica i criteri per l'accesso alla prestazione".
Sulla polemica scoppiata sulla social card, però, la vera sorpresa arriva dallo stesso Partito Democratico. “La social card agli immigrati? – avverte Francesco Boccia – l’emendamento non è stato nemmeno discusso e non sarà votato. Era legato ad un recupero per Poste Italiane, è stato scritto male e comunicato peggio”.
Attriti nella maggioranza fra Pd e Ncd anche sul Canone Rai in bolletta. "Per il canone Rai sarebbe più opportuna una imposta progressiva collegata all’Irpef in modo da commisurarlo alle condizioni economiche di chi ne usufruisce". A dirlo sono i deputati del Nuovo Centrodestra Vincenzo Garofalo, Nino Minardo e Vincenzo Piso. L’ipotesi di inserire il canone nella bolletta elettrica - concludono i deputati - "è una stortura di sistema". Non si può caricare una tassa su tariffa e le aziende elettriche non possono fare da esattori per lo Stato: ci sarebbe una sovrapposizione di competenze inaccettabile. Oltretutto, si complicherebbe la vita a imprese e consumatori".