Nomine, il grillino Morra all'attacco: "Ero partito rivoluzionario, e ora..." - Affaritaliani.it

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Nomine, il grillino Morra all'attacco: "Ero partito rivoluzionario, e ora..."

Forza Italia contro i 5 Stelle: "Stanno mangiando il tonno"

 

"Ero partito rivoluzionario in compagnia di tanti che come me volevano giustizia. Mi trovo cosparso di laido e mediocre profumo ed in compagnia dei carmelitani descalzi. Io che ero nato francescano. Mah!". Parola del senatore Nicola Morra (come si legge su www.lastampa.it), che assieme ad Alessandro Di Battista aveva firmato una lettera per convincere il M5S a mettersi di traverso sulle nomine delle aziende pubbliche. Ma così non è stato.

L'ex De Falco all'attacco: dispiace vedere M5S che contende potere - "Mentre l'Italia e' lacerata e gli italiani soffrono, 'poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva'...". Cosi' il senatore ex M5s Gregorio De Falco in un post in cui cita Gramsci per commentare la questione delle Nomine nelle partecipate. "Si porta a compimento una spartizione di potere che rinnova l'inquinamento della societa' ad opera della politica, secondo le vecchie e giustamente disprezzate logiche nauseabonde dell'appartenenza politica, piuttosto che nella logica del merito nell'interesse dei cittadini" afferma in un post De Falco che aggiunge: "Dispiace vedere il Movimento contendersi brandelli di sottopotere, proprio quella formazione politica che aveva avuto successo anche perche' aveva fatto del cambiamento una bandiera. E' triste vedere come sia stato ridotto il Movimento, mortificandone le persone migliori, e dimenticando le nobili aspirazioni ideali".

Nomine: Bernini (FI), i Cinque stelle stanno mangiando il tonno - La maggioranza "non si fa mancare nulla" rileva Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, "neanche le Nomine nelle partecipate statali". E in una nota spiega: "Dopo aver lottizzato perfino il Coronavirus con 450 consulenti, rinviare le Nomine sarebbe stata una scelta di responsabilita' e di decenza, per dare almeno l'impressione agli italiani in quarantena che l'impegno della maggioranza e' tutto rivolto al superamento dell'emergenza. Del resto, non c'e' da sorprendersi: i Cinque stelle avevano annunciato di voler aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, e ora si stanno mangiando il tonno. Una cosa pero' non avevano detto: che volevano ridurre il numero dei parlamentari per sostituirli con un numero esorbitante di comitati. Un concetto di democrazia - conclude Bernini - molto ai limiti della democrazia".

Nomine: Gasparri, da M5s ingordigia da Prima Repubblica - "Dopo un lungo travaglio il pasticcio e' fatto. Depositate le liste per le Nomine delle principali societa' con partecipazione pubblica, i grillini si impossessano di una serie sterminata di poltrone con personaggi le cui qualita' sono tutte da verificare. Si trangugiano la conferma di De Scalzi all'Eni, che volevano far fuori per le vicende giudiziarie. Insomma nulla di nuovo sotto il sole. Una spartizione secondo antichissimi stili che vede i grillini voraci cacciatori di poltrone. Con il supporto del loro giornale di riferimento, una cui consigliera d'amministrazione, Lucia Calvosa, diventa addirittura Presidente dell'Eni. Si gioca con societa' quotate in borsa e dal ruolo molto importante sulla scena interna e internazionale senza alcun ritegno. Ci sara' da divertirsi nel colpire quotidianamente le malefatte di questi lottizzati e dei loro mandanti lottizzatori. Grillo, Taverna, Di Maio, Di Stefano, e via elencando danno luogo a un rito che per sfrontatezza e per ingordigia e' degno delle peggiori pagine della prima repubblica". Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri

Governo, Muroni (Leu): tutti maschi per nomine partecipate - "Il governo nato per cambiare passo sull'ambiente conferma Descalzi al vertice di Eni. Fatto che mortifica il clima, la conversione ecologica e anche la trasparenza. Senza soffermarmi sulle vicende giudiziarie, ricordo che mentre in tutto il mondo si parla di crisi climatica, decarbonizzazione e abbandono delle fonti fossili, l'Eni guidata da Descalzi ha continuato a investire praticamente esclusivamente sulle fossili, che ancora nel 2018 ha prodotto 1,9 milioni di barili al giorno. Con buona pace dell'Accordo sul clima di Parigi". Così commenta le nomine delle partecipate la deputata LeU Rossella Muroni. "Accelerare la transizione energetica, e quindi investire con ben maggiore decisione su rinnovabili, efficienza e innovazione amica dell'ambiente - prosegue - è invece quello che ci serve per affrontare la crisi climatica. Obiettivo per cui dovremo essere capaci di sfruttare anche le risorse del Green deal. Seconda nota dolente: le figure indicate per i vertici delle società partecipate non vedono neanche una donna tra gli amministratori delegati e solo una manciata di nomi femminili tra i presidenti. Si tratta, con il rispetto dovuto alle competenze delle donne prescelte, di pink washing! Purtroppo anche questo esecutivo manca di coraggio e visione e non si dimostra all'altezza sulla parità di genere. A danno della giustizia sociale, del progresso e del benessere di tutti. Come ha certificato anche la Banca d'Italia, infatti, il fattore D - ossia la presenza delle donne nelle posizioni apicali - fa bene alla società, alla politica e all'economia. Queste nomine, infine, arrivano in piena crisi da coronavirus. Piuttosto che imporre nomi fossili, sarebbe stato più opportuno prorogare i vertici per due mesi e riaffrontare la questione con più visione superata la fase più acuta dell'emergenza".