La decisione della maggioranza di governo di mandare a processo Matteo Salvini per il caso della Open Arms, ribaltando il verdetto della Giunta per le Autorizzazioni del Senato, se dal punto di vista giudiziario aggiunge un altro macigno in Via Bellerio (già alle prese con la vicenda Fontana-camici) dal punto di vista mediatico potrebbe essere un vero e proprio regalo all'ex ministro dell'Interno. Infatti, dopo il discorso al Senato del segretario del Carroccio, #iostoconSalvini risulta primo nelle tendenze italiane di Twitter. Proprio mentre la Lega continua a scendere nei sondaggi, soprattutto a vantaggio di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni, arriva il processo a Salvini che - i numeri non si possono smentire - aveva quasi azzerato gli sbarchi di immigrati irregolari. Agli occhi dell'opinione pubblica, di fatto, il leader leghista viene mandato alla sbarra da un esecutivo e da una maggioranza che sta facendo poco o nulla per fermare la nuova invasione di migranti, quasi tutti dalla Tunisia, molti dei quali scappano dai centri di accoglienza con il rischio concreto di portare il Covid-19 in giro per il Paese. Non a caso il ministro Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola Zingaretti hanno chiesto alla titolare del Viminale Luciana Lamorgese di intervenire con forza per fermare gli sbarchi. Segno che la stessa maggioranza è ben consapevole che qualcosa (o molto) non sta funzionando. Salvini va di nuovo a processo ma così facendo M5S, Pd, renziani e LeU rischiano di ridare forza e smalto a un leader che ha fatto molti errori dal Papeete a oggi e che, spesso per colpa sua, si stava ritagliando un ruolo politico sempre meno da protagonista e sempre più da comparsa.
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