Pa, stallo sulla conversione. Brunetta: "Bindi si dimetta o sarà guerriglia"

Bloccati sulla conversione. La maggioranza è in stallo sul decreto Pubblica amministrazione. Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia, ma la partita si gioca nella conferenza dei capigruppo.
ll Pdl Renato Brunetta ha sostenuto la possibilità di non convertire il decreto. L'ex ministro ha contestato il provvedimento, in particolare per la parte che riguarda la stabilizzazione dei precari. Secondo Brunetta, il dl sarebbe in contrasto con la Legge di Stabilità. Per questo, il Pdl potrebbe far mancare il proprio appoggio. "Se un decreto non viene convertito - ha concluso Brunetta - non è un problema. Non è la prima volta che accade".
Il capogruppo M5S Alessio Villarosa ha spiegato che se si trovera' un accordo su 12 emendamenti 5 stelle (ne mancano 2 da accogliere), i deputati interromperanno l'ostruzionismo in aula. Se invece non si trovera' un'intesa, la presidente Laura Boldrini convochera' una nuova capigruppo nelle prossime ore per decidere come proseguire i lavori. La Boldrini, secondo quanto viene riferito, ha auspicato che si trovi un'intesa sottolineando che "non c'e' una opposizione pregiudiziale al provvedimento ma su questioni di merito" e augurandosi che "l'esame si concluda in modo normale e senza ricorrere alla 'tagliola'".
Anche Scelta Civica e Sel hanno chiesto di far passare dei loro emendamenti sui quali finora c'e' stato pero' un parere contrario del governo. Il Pd attende ora di capire come si muoverà il Pdl dopo la posizione espressa da Brunetta. Fonti pidielline spiegano che le critiche sollevate dal capogruppo sul decreto sono condivise dal partito: e' un provvedimento, viene sottolineato, targato Pd e sul quale permangono grosse riserve. Tuttavia, viene ancora spiegato, qualora il governo dovesse porre la fiducia, il Pdl non farebbe mancare i suoi voti.
In realta', la questione sul dl Pubblica amministrazione è collegata all'elezione di Rosy Bindi alla commissione Antimafia. Per sbloccare l'impasse, Brunetta ha messo sul tavolo la richiesta di dimissioni della neo presidente della commissione antimafia, Rosy Bindi: "Si dimetta o sarà guerriglia".