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Palazzi & potere
Albertini: flat tax, detraibilità delle spese e separazione delle carriere

Grafologia: Renzi ? Intuito infallibile ma poca visione strategica


Ncd diventa Alternativa popolare; quale può essere il futuro della nuova forza politica? Ma soprattutto, con il ritorno al proporzionale (nuova legge elettorale e 'barrage' permettendo) ci sarà più spazio per le forze di centro?
"Nomina sunt consequentia rerum".
 Nel nostro caso, non esiste più, nella politica italiana un "rassemblement" di Centrodestra, con l'ormai scontata adesione di FI alla linea oltranzista/lepenista di quel perfetto demagogo/movimentista che è Salvini, (passato, con naturalezza, dal Centro Sociale Leoncavallo, ai "Comunisti Padani"..fino a "Casa Pound"!) (sic!!!).
Pertanto, il progetto politico di riaggregare le forze che si ispirano ai valori liberali e popolari della grande Famiglia del PPE, (NCD) doveva necessariamente, togliersi, anche nel nome, oltre che nella visione,  da uno scenario obsoleto: "il centrodestra" e chiamarsi come si chiama: "Alternativa":e alla sinistra massimalista ed alla destra nazionalista/sovranista.
 Ispirandosi appunto, ai valori etici e politici del popolarismo europeo, chiamarsi " Alternativa Popolare": "I nomi, appunto, sono la conseguenza delle cose".

In un Paese come il nostro, con una storia di profonde divisioni:  1500 anni (dalla caduta dell'Impero Romano all'Unità d'Italia), di lotte costanti e sanguinose tra stati e staterelli, spesso in alleanza con varie potenze straniere, nelle diverse epoche, che movevano   guerra al vicino, che parlava la stessa lingua, un sistema maggioritario vive con difficoltà...come ha dimostrato tutta l'esperienza della seconda Repubblica: coalizioni eterogenee per vincere le elezioni disgregantesi, poi,  alla prova di governo...

Una leadership forte di governo, con un subitaneo passo indietro, nella cronologia della nostra storia,  si affermò nel  "ventennio",  in cui, ecclissatasi la democrazia, si realizzò, certo "con successo", quel particolare tipo di "maggioritario sovranista/nazionalista" che fu il Fascismo.

Ma già nel dopo guerra, la Costituzione Repubblicana introdusse un sistema  proporzionale puro, in un impianto di  sistema bicamerale paritario, allo scopo, non solo di evitare il ripetersi dell'infausta esperienza di una dittatura, che aveva trascinato il nostro Paese nell'immane tragedia della seconda guerra mondiale, limitando fortemente i poteri dell'esecutivo, ma anche e soprattutto, facendo in modo che chiunque governasse non lo potesse fare, che con qualche compromissione/accordo con l'opposizione.,..

Il primo statista che pensò ad una correzione maggioritaria, fu De Gasperi, nel '53,  con la equilibratissima proposta di consegnare un modesto premio di maggioranza al partito che avesse raggiunto il 50 più uno per cento dei voti..niente da fare! Un modello così ragionevole di "Democrazia Governante" passò alla storia col nome aberrante di: "Legge truffa"!
Ci si accontentò, allora,  di governare, con accordi tra Segreterie, riprodotti nelle aule parlamentari, con Governi fragilissimi e maggioranze granitiche, fino a quando funzionò il sistema dei partiti..reso più solido dalla tragica esperienza degli "anni di piombo" e dalla scelta, condivisa da tutti gli schieramenti, d' espandere il "debito pubblico", attenuando il conflitto sociale, con distribuzione di redditi non reali.."La Democrazia acquisitiva", come la definì Cossiga.
Ciò funzionò fino alla "caduta del muro di Berlino" , il "golpe bianco di Tangentopoli", "l'avvento dell'Euro". Tre fattori che misero in crisi l'intero impianto.

Con la seconda Repubblica, si afferma un tentativo di introdurre un sistema maggioritario, in una democrazia parlamentare, con doppio  Parlamento camerale paritario, attraverso un forte connotato leaderistico personale.
Sappiamo com'è andata: alternanze, con effetto : "tela di Penelope" tra Legislature di diverso colore ed inconcludenza nella modernizazzione, anche dell'impianto costituzionale dello Stato.
Due diversi progetti: due solenni bocciature referendarie!

Ora la vera forza antisistema non è più rappresentata dal P.C.I., come nel dopo guerra, con la sua ideologia e la sua alleanza alla più grande superpotenza nemica straniera (U.R.S.S.), scomparso dall'orizzonte della storia, in Italia e nel mondo, ma dal Movimento 5stelle, caratterizzato da: un'intenso e pervasivo sentimento d'invidia sociale, onnipotenza della giurisdizione, infallibile ed irresponsabile, violento risentimento verso tutti i ceti dirigenti della politica, dell'economia, della scienza e della cultura.

In questo stato di cose, un ritorno al proporzionale della Costituzione del '48, sia pure con un premio di governabilità alla Lista che ha ottenuto un significativo consenso elettorale, non può che essere la soluzione per consegnare alle forze politiche "ragionanti" un quadro accessibile ad accordi di coalizione, per governi di responsabilità, per contrastare le forze antisistema e salvare il nostro Paese da un caos di dimensioni apocalittiche.
Ciò potrebbe realizzarsi con la semplice trasposizione dell'Italicum, corretto dalla Consulta al Senato, riferendo lo sbarramento al 3%, alla Regione e non alla Nazione, lasciando invariato il premio di maggioranza alla Lista e non alla coalizione, eliminando i Capolista bloccati, reintroducendo la scelta diretta dei candidati, con le preferenze (tre con almeno una di genere diverso).

 

Con quale programma dovrebbe presentarsi alle elezioni una forza di centro che voglia conquistare consenso nello scenario attuale (certamente non facile per i moderati) nazionale ed europeo?
Flat tax al 33%, con quota esente a 12.00 euro a persona, più 6.000 euro per ogni familiare a carico. (Resterebbe la progressività, sia pure attenuata e ciò si potrebbe introdurre, con legge ordinaria, non modificando la Costituzione). Detraibilità di tutte le spese, sulla base di parametri statistici di "spesa media per abitante" per macrocategorie di consumi (ciò consentirebbe di ridurre drasticamente l'evasione fiscale). Uso del contante illimitato, ma con "detrazione alla fonte del 20%"  cioè operata dalla banca erogante, per ogni liquidazione, superiore ai 12.000 euro annuali per componente del nucleo familiare.

Riforma della Giurisdizione: separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti. Introduzione nella legge sulla responsabilità disciplinare dei magistrati del principio: "Nessun magistrato può essere sottoposto a procedimento disciplinare, per interpretazione delle norme e valutazione delle prove, salvo che per dolo o colpa grave". Restaurazione piena dell'art. 68 della Costituzione, con : l'autorizzazione a procedere",come previsto nella Costituzione del '48. Detrazione fiscale/rimborso, dopo assoluzione, con formula piena, per le spese legali, per "ingiusta imputazione", alla stessa stregua della legge già in vigore, che prevede rimborsi per ingiusta detenzione.

Forti esenzioni fiscali per investimenti immobiliari/industriali, realizzati sul territorio nazionale.
Forti esenzioni contributive per le nuove assunzioni
Nessun reintegro, in caso di licenziamento, solo indennità, proporzionata alla retribuzione ed all'anzianità di servizio, se riscontrata una ingiusta causa d'interruzione del rapporto, sia per limpiego pubblico che per il privato.
Privatizzazioni spinte di demanio pubblico non essenziale a fini istituzionali.
Riforma Regionale: da 21 Regioni a % Macroregioni, sulla base degli Stati preunitari.

 

Più facile interloquire con Matteo Renzi o con Silvio Berlusconi?
Risposta impossibile: prima occorre iniziare un dialogo, con un programma, una proposta da condividere. poi si può rispondere, sulla base della ricettività alla proposta

 

È 'caduto' il mito dell'Europa; quali iniziative bisognerebbe intraprendere per ridare forza e vigore al progetto?
L'UE si governa su tre pilastri: Consiglio: Espressione dei Governi degli Stati Membri; Commissione: Espressione dei Rappresentanti Europei, degli Stati Membri; Parlamento: Espressione dei cittadini degli Stati Membri.
Il PE, del trilogo è l'unico, dei tre pilastri,  ad avere legittimazione democratica europea, e, nonostante le deleghe conferitegli dal trattato di Lisbona, non può legiferare..
Per trasformare l'Europa dal UE dei burocrati e dei contabili, in quella dei Popoli, occorre conferire a quest'ultima i maggiorii poteri...

 

I Cinquestelle sono ormai il primo partito d'Italia; cosa si aspetta faranno se dovessero governare il paese?
Una sciagura irreparabile per il nostro Paese e  per generazioni, anche se solo restassero al Governo, per pochi mesi. Basta una breve ricognizione dei loro curricula, prima di diventare Membri del Parlamento, con eccezioni di non più di una ventina di casi, per i due rami del Parlamento: se liberi professionisti o lavoratori autonomi: "falliti" (con 740 risibili) o evasori fiscali di dimensioni criminali, se dediti al lavoro dipendente: o disoccupati, o occupati nei ruoli più bassi delle categorie di riferimento. Una vera e propria: cacocrazia al potere e scelta attraverso il "sorteggio della rete" (poche decine di "mi piace", su milioni di potenziali elettori)!


La fisiognomica e la grafologia sono molto usate nelle aziende (ma non solo) per la scelta dei candidati. Lei, che già usò la grafologia per la scelta degli assessori a Milano, che ne pensa di Matteo Renzi da questo punto di vista?
Da un rapido e non professionale esame grafologico, fatto, da dilettante grafologo, quale sono, da un breve scritto, indirizzatomi, nel corso di una seduta,  in Senato dall'allora Presidente del Consiglio, per complimentarsi di un mio intervento in aula, Matteo Renzi possiede, in grado molto elevato, i tre segni dell' intelligenza superiore: "largo di lettere" (profondità intellettiva), "disuguale metodicamente" (inventiva, cratività), "sinuosa" (capacità di penetrazione psicologica) (secondo il "Trattato di Grafologia"  di Padre Gerolamo Moretti, fondatore della Grafologia Italiana)
Tuttavia, il "largo tra parole" (capacità di ragionamento e visione strategica), in proporzione agli altri segni, in grado molto, molto elevato è sottodimensionato. Ciò significa che un'intuito infallibile non s'accompagna ad una razionalità robusta e può portare sia a bagliori di successi tattici impressionanti, sia ad errori di prospettiva, in una visione più lunga, nel tempo e nello spazio...
Forse la forza e la debolezza di Matteo Renzi è il suo carattere!

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