Palazzi & potere
Arriva il dossier M5S sullo sport italiano; presto in Parlamento
Malagò rischia di 'pagare' la vicinanza a Renzi
Caduta di stile a sorpresa per La Gazzetta dello Sport, che entra questa mattina in tackle sul terreno minato delle elezioni federali (legate al CONI) promuovendo, di fatto, il candidato avversario (tale Pasquale Loria dirigente salernitano) dell’attuale n.1 della FIGH (Federazione Italiana Giuoco Handball), l’avvocato Francesco Purromuto.
Battute come “solito presidente” (sparato nel titolo) e “ci arrendiamo” (perché è al 20° anno di presidenza) hanno fatto storcere più di qualche naso al Palazzo H (sede del CONI), perché la testata diretta da Andrea Monti non dovrebbe schierarsi a favore di questo o quel candidato, altrimenti si auto-ridurrebbe ad un house-organ pre-elettorale di questo o quel candidato.
Ma la scivolata più grave è soprattutto sulla mancata difesa del principio democratico che è alla base di qualsiasi rinnovo federale. Le FSN (Federazioni Sportive Nazionali) non hanno al momento alcun vincolo massimo di mandato (c’è un DDL per imporre a regime non più di due quadrienni olimpici consecutivi, ma non è legge, quindi vigono le attuali regole). Tradotto in italiano: se il movimento dell’handball intende ogni 4 anni rinominare lo stesso presidente (in questo caso Purromuto) è “libero” di farlo anche fino all’infinito. Sono i delegati della pallamano chiamati all’assemblea elettiva a dover votare, certamente non i giornalisti della Gazzetta. Tra l’altro, è stata sbagliata anche la data dell’Assemblea Elettiva della FIGH, prevista a Roma presso lo stadio olimpico domenica 12 marzo e non sabato 11 (come erroneamente scritto due volte).
Un paio di notizie, nell'articolo, sono state comunque date: la FIGH fa miracoli a livello sportivo e in termini di promozione visto che ci sono colossi come la Federpallamano francese che hanno a disposizione 40 milioni di euro di budget (la Federpallamano meno di 3). Aver superato la prima fase delle qualificazioni maschili e femminili (agli europei e ai mondiali), contro colossi della stessa disciplina riempiti di denaro dai Governi di riferimento (cosa che non ci risulta sia successo in Italia anche sotto il governo Renzi e adesso sotto il ministero di Luca Lotti) vale quanto una qualificazione olimpica a Tokyo2020.
Risultato che si inserisce nella crescita più generale dei campionati maschili e femminili, sulla base di una importante riforma avvenuta nell’ultimo quadriennio olimpico (appena trascorso), che vede oggi la serie A femminile a ben 14 squadre.
La seconda notizia è sulla posizione “disciplinare” del candidato Pasquale Loria. Ci sarebbe un procedimento aperto sulla sua persona nel ruolo di tesserato.
Una figuraccia totale per il CONI, che, forse, questa ipotesi non l’ha valutata, ma la dovrebbe valutare, perché potrebbe essere la ciliegina della torta di un mese horribilis, visto che entro il 26 febbraio potrebbe chiudersi male anche il progetto della Ryder Cup 2022, con altri problemi in vista per il movimento del golf, sport olimpico alla pari della pallamano.
Sotto il profilo tecnico il primo “sponsor” di Purromuto è proprio Giovanni Malagò, presidente del CONI, che non vuole problemi visto che l’11 maggio vuole essere rieletto in scioltezza e solo la vittoria del dirigente siciliano (scelto esclusivamente dall’assemblea elettiva nazionale del 12 marzo prossimo) assicurerebbe la pax sociale nel movimento e imbarazzanti (giustizia federale sportiva non voglia) situazioni come quelle precedentemente spiegate.
Aspetti da considerare visto che il M5S intende presentare in Parlamento un dossier sulle federazioni con criticità croniche (legali, disciplinari, economiche, crescite di tesseramenti anomali, ecc.) e dove trovasse l’appiglio sicuramente vi si aggancerebbe. L’obiettivo chiaramente non sono le FSN, quanto la “testa” di Malagò, reo di essere stato troppo vicino a Matteo Renzi.