Palazzi & potere
C'è chi dice NO! La chiesa; e adesso per RENZI/BOSCHI sono veramente dolori
Non ci sono pronunciamenti ufficiali, sebbene finora sia prevalsa la lettura di una Cei più attenta alle ragioni del governo. E probabilmente non ci saranno: né a favore del Sì né a favore del No. Ma non solo perché la Chiesa italiana non vuole essere accusata di ingerenze nella politica. La realtà, scrive il corriere della sera, è che sul referendum istituzionale la conferenza episcopale appare divisa e confusa proprio come il Paese. Eppure, più si avvicina la data ancora nebulosa della consultazione, più affiora la preoccupazione per il modo in cui ci si arriva. E sta spuntando un «fronte del No» ecclesiastico, convinto di poter guadagnare terreno rispetto a un Sì che sembrava predominante. A pesare non è la freddezza verso Matteo Renzi e il Pd per le scelte in materia di politica familiare e in economia, anche se una scia di incomprensione e di diffidenza è rimasta. Sono i contenuti dei quesiti referendari ad accentuare l' ostilità di alcuni settori dell' episcopato e del mondo cattolico. Con la Costituzione come fortino da difendere, e il sospetto che la vicenda sfiori anche lo scontro dentro la Cei.
Il Vaticano osserva molto da lontano: tanto più con papa Francesco determinato a tenere le distanze da qualunque commistione con le vicende italiane. La posizione della Santa Sede è espressa da una persona vicina al Pontefice. E ricalca in buona misura quella misurata assunta dai vertici delle istituzioni italiane. «Non succederà nulla di tragico, né se vince il Sì né in caso contrario. Non si può assecondare chi ritiene sia travolta la democrazia se passa la riforma, né che si va al disastro se Renzi viene battuto. Non succederà nulla né in un caso né nell' altro», si fa presente. «Ci terremo a mille miglia da questa diatriba, anche perché non tocca direttamente gli interessi della Chiesa. Per questo, non pronunciarsi è saggio e doveroso». Ma se si esce dalle mura vaticane, gli umori sono diversi. E si toccano con mano. Sul referendum si scarica l' ortodossia costituzionale di alcune aree dell' episcopato; e si mescola o si aggiunge ai malumori da delusione verso il governo.