Palazzi & potere
Donne e violenza; parla Tiziana Rocca

Rabbia e tristezza sono le prime sensazioni che come donna, madre e cittadina di Roma mi fanno riflettere con l’amaro in bocca.
Ancora una volta aprendo il giornale l’occhio è caduto sulla notizia: “Preso il violentatore dell’australiana a Roma. Libero da tre mesi”. E poi ancora, nella sezione dedicata alla cronaca: “Vacanze romane tra scippi e stupri.” Rabbia e tristezza sono le prime sensazioni che come donna, madre e cittadina di Roma mi fanno riflettere con l’amaro in bocca. Ma a questi casi disgustosi e plateali che fanno notizia per la mancata sicurezza in cui vivono i romani, ne corrispondono molti altri che vengono nascosti per paura delle ritorsioni considerato che spesso questi atti di violenza avvengono all’interno del nucleo familiare.
Qui si apre un questione che non può essere sottovalutata. Il legislatore divide la violenza sessuale per costrizione e violenza sessuale per induzione per le quali ha stabilito una pena che va da cinque a dieci anni di reclusione. A mio avviso, per scoraggiare un potenziale violentatore forse sarebbe il caso di inasprirla a venti o trent’anni magari senza concedere attenuanti a chi è incensurato o sconti di pena una volta in carcere. Perché violentare una donna, esercitare atti forza contro i più deboli, non sono semplici reati ma vere e proprie violazioni dei diritti umani. Da parte mia, su questi argomenti insisto molto sull’educazione e sulla necessità di un primo aiuto psico-fisico.
Al Festival del Cinema di Venezia di quest’anno, al Kineo International Award, presentato da Rocio Morales, abbiamo portato la campagna di sensibilizzazione della onlus WEWORLD “Potrei essere io” firmata da Fabio Lovino, dove importanti attrici italiane hanno prestato il proprio volto in un video che riporta il seguente messaggio: “Una donna su tre è vittima di violenza e molte non trovano il coraggio di denunciare le aggressioni subite. Ognuna di loro potrei essere io". E’ fondamentale far capire che si può reagire a questo tipo di oppressioni e lo si può fare in un tempo utile. Con l’associazione Salva Mamme, abbiamo messo a disposizione Una valigia di Salvataggio che consente di allontanarsi per un periodo breve dal luogo del maltrattamento. Infine, sta per partire un progetto di First Action nelle palestre di Roma con la collaborazione Federazione italiana boxe e We World. Un corso etico e fisico di regole base di difesa ad hoc per le donne per riuscire a non avere paura di fronte ad un’imminente tentativo di violenza.
Tiziana Rocca