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Palazzi & potere

Elezioni e legalità

Durante le elezioni comunali  che si tengono nei piccoli e medi comuni, avviene sempre un rituale ben preciso, che da decenni condiziona la politica locale e di riflesso la  politica nazionale e, questo avviene non solo al sud, ma anche al nord del nostro paese .

Fuori dai seggi ci sono due gruppi di persone che rappresentano , la lista del sindaco uscente e la lista dello sfidante, quando invece ci sono più liste, i gruppi di " controllo" sono pari al numero delle liste.

Questi gruppi sono muniti di un quaderno, sul quale, spuntano i nomi di tutti coloro escono dal seggio, cognome, grado di parentela che li lega familiarmente ai  vari candidati  o che li lega a promesse fatte.

In questo modo viene controllato nel dettaglio ogni intenzione di voto espresso, in base al grado di parentela, alla promessa del rilascio di una licenza edilizia non dovuta, voto dato e legato a tante forme di  ricatto che unisce  in modo " mafioso" l'elettore al candidato.

Con questo " sistema di controllo" si ha un margine di errore oscillante tra lo 0,5%  all' 1%.

Il nostro modo di votare  non solo è superato e non applicabile nel terzo millennio, ma è soprattutto antidemocratico. La soluzione migliore sarebbe il voto elettronico, ma siccome in questo paese non è ancora possbile,io propongo una soluzione, non solo semplice, ma anche fattibile

La sera delle elezioni, una volta ultimate le votazioni, gli scatoloni contenenti le schede elettorali dovrebbero essere portate dagli uomini delle forze dell'ordine, sempre presenti ai seggi, e portate in un unico spazio presente in qualche comune vicino, distante almeno 20 km. Spazio unico che potrebbe essere una palestra, l'aula magna di una scuola, dove dovrebbero affluire gli scatoloni contenenti le schede votate di almeno dieci comuni, eccetto il comune dove verrebbe fatto lo spoglio, i cui scatoloni andrebbero in un altro spazio, in un altro comune distante almeno 20 km.

Creare in questo modo 20 - 30 spazi  per lo spoglio, per ogni singola provincia.

I metodi di spoglio potrebbero essere molteplici e sotto i controllo vigile della Guardia di Finanza.

Questa metodica eviterebbe la conta da parte di quei " gruppi" che controllano in qualche modo il voto, e non sono solo le mafie,  nei piccoli comuni , sono quei " circoli" sportivi, culturali, nautici,..... costituiti da avvocati, commercialisti, medici, farmacisti e proprietari terrieri che, sono in grado non solo di controllare lo sviluppo di un territorio, ma sono anche in grado di eleggere un sindaco.

Questo avviene più facilmente, dove il fratello del sindaco è un ingegnere che sotto falso nome partecipa agli " affari" del comune o ancora peggio, quando un altro fratello, ha un' impresa di costruzioni e che furbescamente non opera localmente ma opera al nord e guarda caso, quasi tutti gli appalti pubblici deliberati dal fratello sindaco vengono vinti sempre da società riconducibili, non solo alla regione dove esercita il costruttore, ma alla stessa città .Coincidenze.

Ancora peggio è, quando un parente del sindaco è a capo di un istituto bancario, operante nello stesso comune  e dove si elargiscono soprattutto prestiti e fidi bancari che guarda caso hanno sempre la data di  scadenza in prossimità delle elezioni.

Queste sono tutte coincidenze volute e create opportunamente.

La legalità, come le elezioni sono cose serie, non lasciamole sempre agli " altri".

Dario Vassallo

*Presidente Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore