Inps, dopo il flop che fare? Altro che hacker. Bisogna cambiare
Inps, dopo il flop che fare? Altro che hacker. Bisogna cambiare
Come può la più grande Agenzia di welfare europea, per anni conosciuta come una delle migliori pubbliche Amministrazioni italiane, fallire sul terreno dei servizi di assistenza ai cittadini, nel momento più delicato della storia recente della nostra repubblica, tanto da irritare persino il Colle più alto della Capitale?
Nei corridoi dell'INPS la risposta era nota da tempo, tanto che si accettavano scommesse non sul se ma soltanto sul quando. Risultato? Un tempo le pensioni private si liquidavano in poco più di un mese, quelle pubbliche in quattro. Nulla a che vedere con gli oltre 12 mesi attuali. Per non parlare poi delle ultime vicende legate all'erogazione del bonus coronavirus.
Ed ora, che fare? Dopo che anche dalle parti del Quirinale sono rimasti sconcertati dalla vicenda, ci si aspetta l'inevitabile cambio di passo, magari con qualche cambiamento al vertice. E si pensa all'arrivo di un profilo di alto livello, con grande esperienza nell'ente e che ne conosca tutti i meandri. Il nome? Non sarà difficile da individuare...
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