Palazzi & potere
LOTTI A MATTEO: "ELEZIONI SUBITO E REFERENDUM TRA UN ANNO".

LOTTI A MATTEO: “ELEZIONI SUBITO E REFERENDUM TRA UN ANNO”. SE NON PUOI BATTERLI, SCAPPA...
E «SE» il premier decidesse di fare la classica «mossa del cavallo»? Dimettersi lui, per primo, con tutto il suo governo, facendo svolgere, a fine settembre, o a inizio di ottobre, non il referendum costituzionale, ma elezioni politiche anticipate? Il che vorrebbe dire rinviare il referendum costituzionale di almeno un anno, celebrandolo a ottobre sì, ma del 2017.
Matteo Renzi li odia, «i velinisti e le veline da Transatlantico» e accusa 'amici' e avversari di cibarsene.
Solo che la «velina» testé descritta, scrive il QN, «gira» proprio in quel di palazzo Chigi, non da Montecitorio, e arriva da una fonte molto autorevole e storicamente assai vicina al premier, quella del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti. In sostanza, di fronte ai centristi che vogliono, di fatto, impedire a Renzi di fare le riforme e che gli bloccano le leggi, specialmente al Senato, dove godono di un grande potere di interdizione, il premier potrebbe essere tentato dal compiere una mossa assai spericolata. Come si vota? Con l' Italicum alla Camera e il Consultellum al Senato. Quali conseguenze ne derivano?
Che il futuro Parlamento, formato da maggioranze diverse, per forza di cose, tra Camera e Senato, obbligherebbe il Pd e FI alla grosse koalition, mandando all' opposizione M5S, anche con il pieno dei voti. A chi conviene, un simile scenario, B o C che sia? A Renzi (e Berlusconi) di certo, a tutti gli altri per nulla.