Magistratura onoraria e modernizzazione del Paese; tutte le novità

Il DDL delega per la riforma della magistratura onoraria è una tappa fondamentale nel percorso di modernizzazione che sta interessando il sistema giudiziario del nostro Paese.

Si tratta del primo intervento organico di riordino di un settore fondamentale della giurisdizione che ha il grande merito di superare la situazione “emergenziale” nella quale da molti anni operano moltissimi magistrati onorari in regime di proroga legale. Possiamo dire che da questo momento temporaneità dell’incarico non significherà più precarietà e funzioni di supplenza: finalmente si riconosce alla magistratura non professionale il ruolo previsto dalla Costituzione.

Con l’unificazione delle tre categorie di magistrati onorari (giudici di pace, giudici onorari e vice procuratori onorari) si crea una nuova figura che svolgerà le funzioni nell’ambito dell’ufficio per il processo, un modello organizzativo di recente introduzione sul quale puntiamo per creare nuove sinergie tra professionalità diverse che accresceranno la qualità e la celerità della risposta di giustizia.

Questo nuovo volto della magistratura onoraria – che va di pari passo con l’aumento delle competenze civili e penali del giudice di pace - comporta, naturalmente, una maggiore responsabilizzazione di tutti gli appartenenti alla categoria, ai quali si chiede di osservare gli stessi doveri deontologici dei magistrati di carriera e i medesimi obblighi di formazione, diligenza e rendimento, con un’indennità che sarà commisurata anche al raggiungimento degli obiettivi dell’ufficio.

Questa importante riforma sarà attuata da Governo e Parlamento con la stessa serietà: entro il 31 maggio sarà infatti adottata la disciplina transitoria per la conferma dei magistrati onorari già in servizio, che garantirà continuità alle funzioni dagli stessi svolte.
 

Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato alla Giustizia