Palazzi & potere
PRIMA PAGINA
Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
Ungheria, referendum anti-migranti non raggiunge il quorum
Brexit, May: «Procedure al via entro marzo 2017»
Il No al referendum è avanti
Caos Roma: la capitale rischia il default per buco da un miliardo
Papa Bergoglio: «Accogliete gay e trans, Gesù lo farebbe»
Esteri
Non valido il referendum sui migranti in Ungheria contro le quote assegnate dall’Unione europea: il referendum non raggiunge il quorum anche se il 98% vota per impedire gli arrivi. Ne parla, fra gli altri, Marco Imarisio sul Corriere della Sera: “L’Ungheria e il caso migranti. Non passa la linea Orban. Il premier rilancia la sfida a Bruxelles: vado avanti, modificheremo la Costituzione”.
Per Andrea Bonanni, su Repubblica, a Bruxelles si respira un “moderato sollievo” per il mancato raggiungimento del quorum, anche se lo scontro rimane: “Ormai la speranza di riuscire a ricollocare i 160 mila richiedenti asilo che si trovano in Grecia e in Italia e che la Ue voleva ridistribuire in due anni tra gli Stati membri appare destinata a restare nel limbo delle nobili intenzioni”.
“L’Ungheria non vuole stranieri, però si scorda di andare a votare”, è il titolo dell’articolo di Gianluca Veneziani su Libero, dove comunque si riporta un dato interessante: “Alle urne a Budapest ieri sono andati più cittadini di quanti nel 2003 parteciparono alla consultazione per aderire all’Unione europea”.
Enrico Franceschini su Repubblica: “Brexit, l’annuncio di Theresa May: «Al via a marzo il divorzio dalla Ue». Dura la reazione del premier indipendentista scozzese Sturgeon: «Non è il nostro interesse»”.
Il commento di Luigi Ippolito sul Corsera: “Così Londra rinuncia a un’uscita morbida. Il governo britannico lavorerà per imporre quote sull’immigrazione puntando sulle divisioni fra i 27 Paesi dell’Unione europea”.
Per Giusy Franzese (Messaggero) “sarà un divorzio lungo, alla crescita Ue potrebbe costare anche un punto di Pil”. Finora, comunque, “a parte lo choc iniziale, la reazione di mercati e sistema ha contraddetto le previsioni negative”.
Francesco Semprini su La Stampa parla del nuovo “caso Trump”: il New York Times ha pubblicato la dichiarazione dei redditi del 1995 del candidato repubblicano alle presidenziali. Ne emerge un passivo di 916 milioni di dollari tale da rendere Trump meritevole di una esenzione dal pagamento di imposte federali per quasi due decenni. Nulla di illegale, dunque, ma il tycoon avrebbe ottenuto l’azzeramento di oltre 50 milioni di dollari all’anno sul reddito imponibile, per oltre 18 anni.
Ancora un afroamericano ucciso dalla polizia negli Stati Uniti, a Los Angeles. Alberto Flores d’Arcais su Repubblica: “Il ragazzo, 18 anni, era a bordo di un’auto che non si è fermata all’alt della polizia. Gli agenti: «Aveva un’arma». La famiglia nega. Proteste nelle strade: si teme un nuovo focolaio di violenza a un mese dalle elezioni”.
Politica e dintorni
Secondo un sondaggio Ipsos il No al referendum costituzionale è in vantaggio. Nando Pagnoncelli sul Corsera: “Il No al referendum avanti: è al 52%. Al Sud la maggioranza dei contrari. Nel Pd il 19% non condivide la riforma. In Forza Italia il 40% è a favore”.
Su La Stampa, Amedeo La Mattina parla della “svolta del premier su Roma per spaccare il fronte del No”. Renzi ci prova in tutti i modi per vincere il referendum: “E’ questa la chiave per capire il cambio di linea, la svolta aggressiva di ieri nei confronti della sindaca di Roma. Renzi si avventa su tutti i pezzi del variegato fronte del no, quella che definisce «un’armata Brancaleone»”. E il leader del Pd pensa anche a un faccia a faccia in tv con D’Alema.
Il premier, infatti, ieri ha accusato la sindaca Raggi di aver affidato la gestione dei rifiuti «a una donna collegata a Mafia Capitale, ovvero a quelli che c’erano prima: pensate che avesse detto se Muraro fosse del Pd». La risposta della sindaca: «Non siamo mica il Partito democratico». Lo scontro riportato da Maria Rosaria Spadaccino sul giornale di Via Solferino.
Sulle stesse pagine, intervista di Daria Gorodisky ad Alberto Asor Rosa sulla riforma costituzionale: «Un progetto pericoloso, troppo peso al governo con la nuova Carta. Renzi è una figura di estrema mediocrità politico-culturale, tende a focalizzare tutto su se stesso giocando su un abbassamento generale del tessuto politico e culturale italiano».
Goffredo De Marchis su Repubblica: “Italicum, ora la lite nel Pd si sposta sul ballottaggio. Il premier non vuole abolirlo, ma scrive a Cuperlo per riaprire il confronto: «Al referendum ci giochiamo i prossimi venti anni. Il 29 uniti in piazza”.
Proprio su una possibile modifica della legge elettorale, La Stampa intervista Roberto D’Alimonte: «Premio di coalizione ok, ma guai a toccare il ballottaggio. Se vince il no al referendum si torna al proporzionale».
Sempre sulla situazione del comune di Roma, Giovanna Vitale su Repubblica: “L’allarme della Ragioneria: «Ormai c’è un buco da 1 miliardo, ma la giunta non si muove». La capitale rischia il default. L’emergenza partecipate nelle relazioni che Fermante ha inviato alla prima cittadina per motivare le sue dimissioni”.
Il governatore della Lombardia Roberto Maroni intervistato da Matteo Mion su Libero: «Mattarella non ostacolerà il referendum sulla Nordexit. Vorrei avere lo Statuto speciale della Sicilia: le nostre tasse debbono restare qui. Salvini fa bene a sedurre il Centro-Sud, i tempi sono maturi».
Economia
Oggi supervertice al ministero dell’Economia sulla crisi del sistema bancario tra il ministro Padoan, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e i banchieri. Ne parla Francesca Basso sul Corsera: “Sul tavolo i nodi di «good bank», sofferenze e scossoni Deutsche Bank”.
Chiara Bussi sul Sole 24 Ore: “Le manovre di big Ue tra promesse elettorali e il rigore di Bruxelles. I big puntano sui tagli fiscali: Berlino guarda ai bassi redditi, Roma e Parigi alle imprese. I budget sono attesi entro il 15 ottobre alla Commissione Ue, che esprimerà il suo giudizio a novembre”.
Sul Corsera intervista di Aldo Cazzullo al presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca: «Confindustria stimoli le aziende e non somigli alla politica. E’ sbagliato spendere denaro pubblico per difendere il singolo posto di lavoro; meglio aiutare il lavoratore a trovare un altro posto. Investiamo per proteggere il mondo di ieri, anziché per costruire il domani. La politica deve spingere verso l’innovazione».
Francesco Forte sul Giornale: “Il premier può salvare Mps senza colpire i risparmiatori. Secondo i pm i clienti sono stati truffati: per cui lo Stato può intervenire evitando le conseguenze del «bail-in»”.
Giustizia
E’ scontro tra il guardasigilli Orlando e l’Anm, pronta allo sciopero per la carenza cronica di personale. Virginia Piccolillo sul Corsera riporta le parole del ministro della Giustizia: «Sarebbe un atto incomprensibile: questo è il primo governo che mette mano alle scoperture di organico».
Beniamino Migliucci è stato confermato alla presidenza dell’Unione delle Camere penali al termine del congresso che si è tenuto a Bologna. Migliucci, che resterà in carica due anni, ha ottenuto 213 voti contro i 55 di Mauro Anetrini.
Informazione
Carlo Robiglio nuovo presidente ad interim del Sole 24 Ore. L’assemblea per rinnovare il cda del gruppo, dimezzato dopo le dimissioni dell’ex presidente Giorgio Squinzi e altri cinque consiglieri, si riunirà in prima convocazione il 14 novembre, e in seconda il 21. Filippo Santelli su Repubblica.
Altro
Papa Bergoglio si è concesso ai giornalisti sull’aereo di ritorno dalla visita in Georgia. Le sue parole riportate da tutti i principali giornali. Tra questi La Stampa, con Andrea Tornielli: «Così da Papa accolgo gay e transessuali». Francesco: i peccati esistono, ma l’ultima parola deve essere di misericordia. «Una cosa è una persona con queste tendenze, un’altra l’insegnamento nelle scuole della teoria del gender per cambiare la mentalità»”.
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