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Palazzi & potere
Università, nasce la prima cattedra di Geopolitica Vaticana al mondo

Il 18 di aprile di cinquecentotredici anni fa, Papa Giulio II pose la prima pietra della Basilica di San Pietro, un monumento a cui fanno riferimento 2,5 miliardi di persone. Più di dieci milioni di turisti la  visitano ogni anno. Qualche decina di miliardi di foto si sono accumulate su Internet e sui social.

La Basilica di San Pietro sorge sull' antica  cattedrale fatta costruire dall’Imperatore Costantino I, la quale a sua volta era stata edificata sulla necropoli dove la tradizione racconta fosse stato sepolto San Pietro.  Nel rispetto della frase di Gesù Cristo:  “Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia Chiesa”.

Pochi simboli e frasi, grandi architetti e costruttori, una visione del futuro e dell'uomo , ed oggi abbiamo una piccola zona sulla Terra di dimensioni inferiori al mezzo Km quadrato, con soltanto 605 abitanti, ma intorno a al quale da 2019 anni ruotano due miliardi e mezzo di persone e che buona parte del resto dell’Umanità conosce.

Il primo miracolo  è che 2,5 miliardi di persone vedono un Papa, Papa Francesco, capace di aprire i cassetti serrati, sollevare i tappeti, affrontare a viso aperto le sfide di un cambiamento epocale sporcandosi le mani. Sapendo che devi toccare i lebbrosi se vuoi sanarli, come ha fatto Cristo, non puoi restare chiuso in una camera dorata e disinfettata.

E’ questo a mio modo di vedere il messaggio che si può trarre, in un mondo in cui tutti tendono a separare se stessi dagli altri a sentirsi più puri, più giusti, o più puliti, a chiudersi in condomini con muri di cinta sorvegliati, a sbarrare le frontiere. Quel lembo di Terra chiamato Vaticano ci indica di fare diversamente.

Il Papa indica la via di chi costruisce link, collegamenti, contaminazioni; dice di tendere le braccia. “Take my arms that I might reach you”, come cantano Simon & Garfunkel, in Sound of Silence; ci invita a non temere l’altro, l’intruso perché nella comunità umana non esistono intrusi.

Questa Pasqua la vivranno 2,5 miliardi di cristiani, un altro miliardo e mezzo sarà coinvolto dallo show business e dalla spinta capitalistica, 4 miliardi di persone che vivranno o sfioreranno la coscienza di essere uomini. Un Paese come l’Italia,  che circonda questo lembo di Terra, dovrebbe usare questo vettore straordinario  di umanità per indicare al mondo una possibile strada, non nella religione, ma nella relazione tra i popoli tradotta in azione politica.

I nostri militari sono molto apprezzati  all’estero, ovunque siano presenti come forza di pace, forse anche perché veniamo da questo percorso, quello di un Papa Terribile (così appellavano Giulio II), che però ebbe una visione e la rese realtà, ed anche di Francesco.

Alla Link Campus University il prof. Piero Schiavazzi ha l’unica cattedra al mondo di Geopolitica Vaticana, (https://www.unilink.it/wp-content/uploads/2018/11/LM52-62-Schiavazzi-Geopolitica-Vaticana.pdf) di cui riporto una lezione https://www.unilink.it/la-piu-grande-riforma-di-bergoglio-un-conclave-a-geografie-variabili/ . Seguire  questo corso da l’idea della profondità della riflessione del Vaticano e delle sfide che si pone nell'indirizzare un popolo immenso, conoscerle forse ci farà apparire meno complesse le sfide che individualmente abbiamo di fronte.

L’altro ieri è andata semidistrutta la cattedrale di "Notre Dame de Paris", sotto gli occhi del mondo, uno shock emotivo, come se un’altra crepa si fosse aperta  in un pavimento già traballante.

Lo sgomento e l’impotenza erano palpabili nei volti delle persone, anche nei volti dei miei figli: così ho raccontato loro che il custode del Museo di Santa Maria Maggiore, mi ha detto che Papa Francesco, prima di partire per un viaggio all’estero e quando rientra in Italia, passa sempre di lì per affidare alla Madonna della Basilica di Santa Maria Maggiore il suo viaggio e le sue speranze.

Immigrazione, sicurezza informatica, cybersecurity, fame nel mondo, Cina, USA, Trump, Putin, globalizzazione, blockchain, Intelligenza Artificiale, show business: sono solo alcuni degli argomenti che quotidianamente i nostri studenti affrontano. Sono argomenti che non esorcizzano certo lo sgomento, la paura e la preoccupazione per Notre Dame di Parigi che brucia, ma indicano strade e sistemi per reagire allo sgomento e ricostruire 

Vale la pena di pensarci per capire meglio come e di cosa siamo fatti.

*Direttore Generale della Link Campus University

 

 

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