Palazzi & potere
Verso la convenzione Blu; parla Raffaele Fitto

«Il nostro slogan è "ripartiamo"; al via con la Convenzione Blu!"
Dobbiamo analizzare gli errori commessi nel passato, lasciarci alle spalle il centrodestra che abbiamo visto fino ad ora e aprire una grande discussione sui contenuti che deve partire dal basso». Raffale Fitto ha presentato nei giorni scorsi al Tempio di Adriano «Centrodestra riparte» e ha annunciato per il 22 ottobre la «Convenzione blu», un’iniziativa per «fissare regole certe, a cominciare dalle primarie. Basta con i dibattiti autoreferenziali, serve un confronto a tutto campo». «Chi guiderà il centrodestra del futuro dovrà essere legittimato dalla gente», ha continuato il leader dei Conservatori e riformisti, mandando un messaggio anche a Stefano Parisi, scelto da Silvio Berlusconi per rigenerare Fi e provare a ricostruire il centrodestra. Secondo Fitto, «Renzi, non votato dai cittadini, è partito con un governo che ha creato grandissime aspettative, ma ha fallito quando ha stabilito che la priorità fosse la discussione sulla modifica della Costituzione e il referendum». Per l’ex ministro in questo quadro politico il centrodestra «a determinate condizioni», può candidarsi alla successione, più del Movimento 5 Stelle che a Roma in questi giorni ha «dimostrato l’assoluta inadeguatezza a governare».
"In questi giorni stiamo ricevendo centinaia di adesioni e preannunci di partecipazione alla Convenzione Blu del 22 ottobre prossimo a Roma. E' un dato che ci incoraggia e ci impegna moltissimo".
"Sul sito www.laconvenzioneblu.it, oltre ad aderire, si trovano i nostri impegni per le primarie sul modello americano e per il no al referendum e i primi quattro punti su cui ci siamo impegnati: 1. Rinegoziare in Europa. 2. Lo choc fiscale: meno tasse-meno spesa-meno debito. 3. Riforma delle pensioni dalla parte dei giovani. 4. Controllo dell'immigrazione: i modelli Canada e Australia. Vogliamo costruire con altri una forza innovativa e modernizzatrice. Il 22 ottobre ne decideremo insieme nome e regole. Speriamo ci siano primarie sul modello americano per rilanciare il centrodestra. In ogni caso, vogliamo portare queste idee e principi in uno spazio politico, quello del centrodestra italiano, che deve rinnovarsi se vuole essere competitivo, a maggior ragione davanti all'opportunità creata dalla crisi grillina".