VISTI DALL'ESTERO

Quello che dicono di noi: la stampa internazionale
 

TIME
Sul settimanale americano Ian Bremmer si chiede “perché i referendum sono diventati un’arma a doppio taglio” per la politica. Dal referendum sulla Brexit, che ha portato alle dimissioni del premier britannico David Cameron, a quello recente in Colombia che ha rigettato l’accordo tra governo e Farc “è naturale chiedersi perché gli elettori scelgono sempre più spesso il No mentre i loro leader politici chiedono il Sì”. Non immune da questo pericolo il premier italiano Matteo Renzi, anche se il suo passo indietro sull’ipotesi di dimissioni in caso di vittoria del No “ha aumentato le chances che il suo cambiamento possa passare”.
 
THE ECONOMIST
Dopo il “No”, a sorpresa, del Financial Times alla riforma costituzionale varata dal governo Renzi, il premier italiano incassa il sostegno del settimanale economico britannico, che in un editoriale parla di “un grande pacchetto di riforma”. Anche se il clima non gli è favorevole, nota il settimanale, le possibilità di vittoria di Renzi potrebbero essere maggiori di quanto sembra, a meno di un peggioramento della situazione economica prima del 4 dicembre.
 
LE MONDE
Sul quotidiano francese Jerome Gautheret firma un ritratto di Bernardo Caprotti, il presidente e fondatore di Esselunga morto il 30 settembre scorso. “Discreto nella vita, meno nella morte”, scrive il quotidiano, sottolineando come “dalle sue ultime volontà dipendono le sorti dei supermercati Esselunga e di 22 mila dipendenti”.
 
LA VANGUARDIA
“Un mafioso nell’armadio”, è il titolo dell’articolo di Eusebio Val in cui si racconta la vicenda del boss della ‘ndrangheta Antonio Pelle, arrestato due giorni fa a Reggio Calabria dopo essere stato scovato in un rifugio segreto, ricavato tra la stanza da letto e il bagno, all’interno della villetta in cui ha sempre abitato. Quando la polizia ha fatto irruzione nel rifugio-bunker, il boss latitante è spuntato dall’armadio, gesticolando e inveendo contro gli agenti.

Spin Team