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Politica
Pd, Letta: "Qui per vincere le elezioni". Conte: "Impegno comune per il Paese"

"Non ho lasciato tutto per guidarvi a una sconfitta, sono qui perche' se insieme faremo quello che vi ho proposto l'Italia ci seguira'". Enrico Letta si candida alla guida del Pd, unico candidato sostenuto da oltre 700 firme, e sprona il suo partito innanzitutto a non considerare gia' scritte le prossime elezioni: "noi siamo alternativi alla destra di Salvini e Meloni" e "sfideremo la Lega sul territorio".

"Non vi serve un nuovo segretario ma un nuovo Pd" taglia corto l'ex premier. Che mette in fila le sue proposte. Il metodo politico e' chiaro: sostenere il governo Draghi, dialogare con tutto il centrosinistra M5s compreso, aprire il Pd superando le correnti e guardando ai giovani e alle donne. Ma soprattutto lancia alcune proposte qualificanti: il voto ai sedicenni, lo ius soli, la partecipazione azionaria dei lavoratori nelle imprese, la riforma contro i cambi di casacca in Parlamento, la sfiducia costruttiva e una nuova legge elettorale.

Il cambio di mentalita' proposto da Letta si trova alla fine dell'intervento, piu' di un'ora nel silenzio di una sala svuotata dallo streaming dovuto alla pandemia. Il non detto di questi mesi, svela l'ex premier e' stato: "'Teniamo in vita il governo Draghi piu' che si puo' perche' tanto e' gia' scritto: quando si andra' al voto con questa destra si perde'. Non e' cosi'. Questo e' il ragionamento di chi dice che tanto si perde e quindi dividiamoci quello che avanza. Non ho lasciato la mia vita precedente per venire a guidarvi in una sconfitta", "io sono qui perche' so che se faremo insieme quanto ho provato a condividere con voi questa mattina, l'Italia nella sua maggioranza ci seguira' ancora”.

Allora il futuro segretario traccia la sua road map. Ora si sostiene il governo Draghi, di cui il Pd deve essere "il motore" perche' e' "il nostro governo", ma intanto bisogna "costruire il dopo". Il Pd dovra' essere centrale, sfidante verso gli alleati, si dovra' "costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd". Per questo Letta annuncia che parlera' con tutti: Speranza, Bonino, Calenda, Renzi, Bonelli, Fratoianni e ovviamente con il M5s di Giuseppe Conte. Per questo compito servira' un Pd "aperto", che superi le correnti con le quali il partito "non funziona"; il "nuovo Pd" dovra' essere un partito che supera il problema della parita' di genere, che "fa parlare i giovani", che "smette di guardarsi l'ombelico" ed esce dai centri storici, recuperando una leadership sui temi centrali del futuro, sulle sfide globali che l'Italia ha davanti a se': clima, pandemia, protezione dei dati e innovazione digitale.

"Senza lasciare nessuno escluso". Poi tante proposte su diversi fronti. Il voto ai sedicenni, lo ius soli, la partecipazione azionaria per i dipendenti delle aziende, la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, E tra gli obiettivi oltre alla parita' di genere, ridare dignita' agli insegnanti, riaprire il colloquio con le parti sociali, dialogare con le aziende grandi e piccole, internazionalizzare l'impresa italiana. E sul piano istituzionale la riforma dei partiti, lo stop ai cambi di casacca in Parlamento, una nuova legge elettorale e la riforma costruttiva. L'orizzonte del Pd e' chiaro: l'America di Biden e la nuova Ue che ha superato gli egoismi ed ha messo in campo il Next generation. Un piano, quello per superare la pandemia, che se Italia e Spagna attueranno bene, ci si augura diventi un metodo strutturale. Mentre sui migranti serve un piano europeo nuovo e diverso da quello attualmente in vigore.

Il Pantheon di Letta e' presto detto. Tra le persone citate c'e' papa Francesco, e c'e' Sergio Mattarella. Poi ci sono Jacques Delors e Romano Prodi, a Nicola Zingaretti va un sincero grazie, a Berlinguer un richiamo indiretto sull'importanza di chiamarsi Enrico ed essere alla guida di un partito, a Beniamino Andreatta il pensiero dell'allievo. "Non sono qui per un patto segreto" chiarisce Letta, il lavoro da fare e' tanto e comincera' dalle due settimane di consultazione dei circoli, poi la nuova segreteria, un incontro con i tre gruppi parlamentari e in autunno una Agora' democratica. "Ce la metteremo tutta, io ce la mettero' tutta" assicura dopo l'elezione (860 si' su circa mille). Il voto e' un plebiscito, i commenti delle diverse correnti sono di entusiasmo, da domani comincera' il lavoro vero e i nodi potrebbero venire al pettine. Per oggi Letta incassa il buono che c'e' "La vostra fiducia e' un grande onore". 

Immediate le reazioni politica. “Auguri di buon lavoro al nuovo segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Nel suo intervento ha indicato tanti obiettivi sui quali e' assolutamente necessario il confronto e il comune impegno per il bene del Paese”, scrive l’ex premier Giuseppe Conte sui suoi profili social dopo l'elezione di Letta. 

"La linea politica espressa con convinzione e lucidita' oggi da Enrico Letta conferma che, con la fine del governo Conte 2, siamo stati sconfitti ma non vinti: la controffensiva ricomincia lungo il cammino aperto da Nicola Zingaretti. In sintesi, il disegno centrista non passa. Va avanti, invece, l'impegno per rafforzare l'alleanza tra Pd, M5S e LeU, attento al confronto e al coinvolgimento pieno di altre forze politiche e ai soggetti della cittadinanza attiva”, dice invece il deputato di LeU Stefano Fassina, che aggiunge: "C'e' un grande lavoro culturale e politico da fare per riconquistare le periferie economico e sociali. Sono indispensabili profonde discontinuita' d'agenda. Le prossime elezioni amministrative sono una scadenza fondamentale e possono essere il passaggio fondativo dell'alleanza per lo sviluppo sostenibile, sul piano sociale e ambientale. Buon lavoro, Enrico", conclude Fassina. 

Infine, citati nello schieramento del Centrosinistra dallo stesso Letta, arriva anche il messaggio di Italia Viva. "Buon lavoro ad Enrico Letta e al Pd da parte mia e di tutta Italia Viva. Sono molte le cose che possiamo e dobbiamo fare insieme. Sono certo che se la strada sara' quella del riformismo e della concretezza ci riusciremo. Intanto in questo tempo difficile mettiamo tutte le nostre energie a sostegno di Mario Draghi e del suo governo nell'affrontare l’emergenza”, ha scritto su Twitter il presidente di Italia Viva Ettore Rosato. 

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