A- A+
Politica

 

 

epifani renzi 500


Né alleanza né contro Matteo Renzi. I bersaniani che oggi hanno organizzato il dibattito alla sede del Pd hanno tenuto ad assicurarlo a piu' riprese.  Ma il sindaco di Firenze e' stato il convitato di pietra dell'incontro di 'Fare il Pd' perche' dal sindaco di Firenze nessuno puo' prescindere. Lui non c'era e non c'era nessuno dei suoi. E la circostanza non e' passata inosservata. "Credo che Renzi giochi un po' a fare la vittima. Secondo me sbaglia, dovrebbe essere qui", ha attaccato Massimo D'Alema. Ma il sindaco non ha incassato senza replicare. "Per D'Alema ho grande rispetto e stima, ma se uno si candida o non si candida non e' che chiede il permesso a D'Alema", ha scandito in un'intervista al Tg5. Renzi continua a non sbilanciarsi sulla candidatura. "Vedro' le regole e decidero'", ha ribadito piu' volte. Ma certo, sostengono i suoi, "non e' che glielo ha ordinato il dottore di scendere in campo...". In attesa del grande passo, il partito si organizza. Il tentativo di portare il dibattito di 'Fare il Pd' sui contenuti e' scivolato continuamente e inesorabilmente sull'ex rottamatore. "Pensare che tante persone cosi' autorevoli passino un intero pomeriggio a discutere delle mosse di Renzi, beh, mi dispiace per loro, mi sento spaesato", ha ironizzato l'interessato. La sala al terzo piano del Nazareno era affollatissima. Quattro ministri: Dario Franceschini, Andrea Orlando, Flavio Zanonato e Maria Chiara Carrozza. Oltre a diversi sottosegretari e ai leader dei diverse anime, da Massimo D'Alema a Beppe Fioroni. Ma c'era anche il lettiano Marco Meloni. E il segretario Guglielmo Epifani, mentre non si e' fatto vedere Fabrizio Barca. Quel 'Fare il Pd', che e' anche il titolo del documento di Alfredo D'Attorre, Maurizio Martina e Stefano Fassina ha lasciato pero' molti interdetti. "I vertici che hanno guidato il Pd per 4 anni si riuniscono oggi. Obiettivo: fare il Pd. E finora?", si e' chiesto Paolo Gentiloni. In buona compagnia. Ma qualcosa di vero alla fine c'e' nelle continue smentite di un correntone anti-Renzi, definita "un'idiozia" da D'Alema, visto che almeno una fetta della vecchia maggioranza, proprio quella che fa capo all'ex premier, pur osteggiando il sindaco per ora sta giocando una partita autonoma su Gianni Cuperlo. E ieri sera, in una cena cui ha partecipato l'ex premier, i dalemani hanno serrato i ranghi su Cuperlo, pur con qualche mal di pancia su una linea considerata troppo a sinistra. Il gelo tra Pier Luigi Bersani e D'Alema continua e solo una volta che Renzi avra' sciolto la riserva, e' immaginabile che riparta il dialogo per una strategia comune.

Lo scontro in atto su personalismi e regole ricorda troppo quello delle primarie dell'autunno scorso. Bersani ha messo in guardia dal rischio che la lotta di potere non sia compresa dalla base che ancora fatica a digerire la grande coalizione. E ha cercato di spostare l'asse: "Se continuiamo a fare dei congressi per cercare dei candidati quando e' che troviamo il partito?". "Non possiamo farci compatire, stare troppo al di sotto della realta' che il paese vive", ha avvertito l'ex segretario, "a prescindere dai chiacchiericci dobbiamo sbucare e dimostrare che stiamo parlando di problemi seri". Il tema della leadership rischia di rendere impossibile un dibattito sui contenuti. Eppure la questione e' dirimente perche' il partito non puo' diventare solo la 'protesi' del capo. "I candidati vanno tutti bene, ma i leader sono pro tempore, espressione di una formazione politica permanente", ha insistito, "o pensiamo a un partito protesi, un partito salmeria, un partito bad company?".

Ed e' in qualche modo anche la preoccupazione di Dario Franceschini. "Capiamoci se siamo d'accordo su una gerarchia: prima c'e' il Paese, poi il partito poi le persone", ha detto il ministro. Eppure Renzi va preservato dal "meccanismo di logoramento" che ha triturato uno dopo l'altro i leader di centrosinistra, di partito o di coalizione che fossero. In gioco pero' c'e' la natura stessa del partito. "C'era un collante formidabile che era Berlusconi", ha ricordato Franceschini, ora "o troviamo un collante diverso o non si sta insieme. E' necessario difendere la logica del mescolamento. Siamo finiti a 'comunisti' e 'democristiani', neppure piu' ex Margherita o ex Ds" Ora tutto dipendera' dalle scelte di Renzi. Non solo D'alema, ma anche Fassina ne ha lamentato l'assenza e lo ha invitato a "fidarsi". E Franceschini lo ha sollecitato a incontrare Epifani per discutere direttamente con lui la questione regole. Per ora, assicurano a Firenze, non c'e' nessun incontro in programma ma di certo i contatti non mancano attraverso Luca Lotti. L'ala governativa del partito, dai lettiani ai franceschiniani, lavora per preservare l'asse con i bersaniani e garantire stabilita' all'esecutivo. Preoccupazione anche di Beppe Fioroni. Se Renzi accettasse la sfida della segreteria, l'ala sinistra potrebbe lavorare su una candidatura unitaria, che sia quella di Cuperlo o quella di Fassina. Se invece il sindaco decidesse puntare, quando sara', solo alla candidatura a premier e' convinzione comune che si vada verso una scelta 'rassicurante' come quella di Epifani.

Tags:
renziepifanipd
in evidenza
Dall'invasione in Champions a OnlyFans e... pilota professionista!

Kinsey Wolanski, nuova vita

Dall'invasione in Champions a OnlyFans e... pilota professionista!


in vetrina
JTI, arriva in Italia l'innovativo dispositivo Ploom X

JTI, arriva in Italia l'innovativo dispositivo Ploom X


motori
Dacia: impegnata nel rendere la mobilità più sostenibile

Dacia: impegnata nel rendere la mobilità più sostenibile

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.