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Pd, Zingaretti: "Chi vota Di Maio vota Salvini, sono complici"
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Pd, Zingaretti: "Chi vota Di Maio vota Salvini, sono complici"

"Ma stanno litigando? La risposta è no. Di Maio tutti i giorni conferma che la volontà del suo movimento è governare altri 4 anni con Salvini, dice che è una vergogna allearsi con i nazisti in Europa, ed è davvero una vergogna, ma poi gli permette con i suoi voti in Parlamento di fare il ministro dell’Interno. Non sono avversari, sono complici. Chi vota Di Maio vota Salvini". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un'intervista a Repubblica. "E mi permetto di dire che questo governo del contratto, che poteva essere uno strumento credibile, è diventato il governo dell’inciucio e delle poltrone. Pensano soltanto alla spartizione del potere. Il costo democratico ed economico è altissimo. Lo dice Tria: o aumenta l’Iva o tagliano i servizi sociali. Questa è la realtà. Perciò drogano la discussione con i loro litigi", aggiunge, Lega e 5 stelle "sono stati bravi a raccontare e rappresentare i problemi delle persone, ma la novità è che si stanno rivelando incapaci di risolverli. Ed è questo lo spazio dentro il quale noi vogliamo combattere. Il Paese non è governato. L’odio di Salvini non solo è vergognoso ma è inadeguato e non risolve nessun problema. L’odio 
individua un capro espiatorio, ma non crea nemmeno un posto di lavoro".

Pd, Zingaretti: "Non lasciamo alla Chiesa la lotta alla povertà"

"Gesto meraviglioso" secondo il segretario del Pd Nicola Zingaretti quello dell'elemosiniere del Papa che ha riattivato la luce in un palazzo occupato. Un gesto, dice a 'Repubblica' Zingaretti, "figlio dell’insofferenza verso la cultura dell’odio che questo governa emana e promuove. Ma ci sono tanti gesti degli amministratori locali, stanno reagendo anche loro contro questa cultura che è inumana e inaccettabile. E su un altro piano stanno reagendo gli imprenditori del Nord, lo si vedrà presto. Non sopportano, giustamente, l’odio senza sviluppo. La cultura di Salvini non produce lavoro, fatturato, crescita, equità". "Noi - afferma Zingaretti - ci siamo. E lunedì riapriremo il circolo del Pd a Casal Bruciato. Sarà il primo di tanti che apriremo in tutta Italia. I temi della povertà, della disuguaglianza, della crescita richiedono scelte di campo nette". Il segretario Pd sottolinea poi: "Abbiamo ripreso a rafforzare il web. Ma la vicenda delle pagine Facebook chiuse è la riprova che su questo si gioca la democrazia. Il confronto politico della Lega e dei 5 stelle non è sulle idee ma sul falso, sulle fake news e spesso e volentieri su parole calunniose, in modo da alterare la discussione democratica. Loro barano. Noi proveremo a mettere sul web idee e valori". 

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