Pensioni, Salvini vede Draghi e si porta Durigon: mediazione Lega
Salvini da Draghi con Durigon, l'obiettivo è "una mediazione che non porti a un ritorno alla Fornero" dopo la scadenza, a fine anno, di Quota 100
Circa un'ora di colloquio con Mario Draghi. Matteo Salvini è stato ricevuto dal presidente del Consiglio Mario Draghi, nel tardo pomeriggio. Il segretario leghista era accompagnato dal sottosegretario al Mef, Federico Freni, e dal suo predecessore e responsabile Lavoro del partito, Claudio Durigon.
Durante il colloquio, che viene descritto come "lungo e positivo" dai leghisti, il leader della Lega "ha illustrato le sue proposte per rilanciare il Paese e difendere lavoro e pensioni". L'obiettivo - viene spiegato, al termine dell'incontro - è di trovare "una mediazione" che non "porti a un ritorno alla Fornero" dopo la scadenza, a fine anno, di 'quota 100'.
Anche dopo l'incontro con Draghi si conferma la linea già anticipata da Salvini nelle scorse ore: la Lega è al lavoro per trovare un compromesso, non farà le barricate.
Intanto, in vista dell'incontro tra Salvini, Silvio Berlusconi e i ministri dei rispettivi partiti si va verso una 'tregua', interna a Forza Italia e al centrodestra. Almeno fino all'elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Dagli Stati Uniti, dove si trovava in missione, nei giorni scorsi, Giancarlo Giorgetti ha anticipato che la "direzione" è quella di procedere a una "graduale eliminazione" di 'quota 100', ovvero la misura bandiera leghista introdotta dal governo Conte I. Tra le ipotesi vi è quella di passare alla cosiddetta 'quota 102' nel 2022 con "correttivi per i lavoratori più fragili", viene spiegato.
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