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Pensioni, tredicesima più ricca. Scopri quanti soldi in più prenderai

Pensioni, tredicesima alta. Le cifre
Pensioni, tredicesima più ricca. Ecco per chi e quando arriva, gli aumenti
Pensioni, tredecisima aumenti. Il pagamento della tredicesima ai pensionati, previsto nel prossimo mese di dicembre, si legge su www.leggioggi.it, assume, quest’anno più che mai, un’importanza fondamentale, visto l’aumento del costo della vita che ha interessato non solo i beni di consumo ma le stesse utenze di gas ed energia elettrica.Proprio alla luce della grave crisi economica che sta attraversando il Paese, il legislatore ha previsto alcuni interventi straordinari, diretti a dipendenti, autonomi, parasubordinati e, ultimi ma non meno importanti, pensionati.Tra le misure in campo si segnala l’articolo 21 del Decreto-legge 9 agosto 2022 numero 115 (Decreto Aiuti bis).La norma in parola, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle pensioni, ha riconosciuto, in via eccezionale, che:
Il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021, di cui all’articolo 24, comma 5, Legge 28 febbraio 1986, numero 41, venga anticipato al 1° novembre 2022;
Nelle more dell’applicazione della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2022, decorrente dal 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, inclusa la tredicesima, venga riconosciuto, in via transitoria, un incremento di due percentuali.
All’aumento straordinario del Decreto Aiuti bis si aggiungeranno, sempre nel cedolino della pensione di dicembre, altri importi già previsti negli anni precedenti. Analizziamo tutti gli aumenti in dettaglio.
L’incremento straordinario è calcolato sulla rata della tredicesima mensilità “in proporzione ai ratei di tredicesima spettanti” (Circolare Inps 13 ottobre 2022 numero 114). Pertanto, prosegue l’Istituto, nel caso di pensioni che “non hanno diritto alla tredicesima non è corrisposto alcun incremento a valere sulla predetta mensilità”.L’articolo 21 del Decreto Aiuti bis introduce, inoltre, quale condizione per l’erogazione dell’aumento, l’esser titolari di un trattamento pensionistico mensile complessivamente “pari o inferiore all’importo di 2.692 euro”.Sempre l’articolo 21 dispone che, qualora il trattamento pensionistico sia, al tempo stesso:
Superiore ad euro 2.692,00;
Inferiore a 2.692,00 aumentato dell’incremento disciplinato dalla norma in parola, equivalente a 2.692,00 + 52,44 euro = 2.744,44 euro;
l’incremento è comunque attribuito fino a concorrenza del suddetto limite maggiorato.Tenendo conto della clausola di salvaguardia pari a 52,44 euro (da applicare al limite superiore di importo), le somme da corrispondere devono essere così graduate:
FasciaDaA% aumentoIncremento massimo per fascia
Prima fascia02.097,40 euro2,00%+41,95 euro
Seconda fascia2.097,41 euro2.621,75 euro1,80%+9,44 euro
Terza fascia2.621,76 euro2.692,00 euro1,50%+1,05 euro
Quarta fascia2.692,01 euro2.744,44 euro* = 52,44 euro
*Il limite di salvaguardia è dato da 2.692,00 euro maggiorato di 52,44 euro, per complessivi 2.744,44 euro
Alla luce di quanto appena descritto, il limite di importo per l’attribuzione del beneficio è “pari ad euro 2.692,00 maggiorato di euro 52,44 in base alla clausola di salvaguardia per un importo massimo di euro 2.744,44” (Circolare Inps).La percentuale del 2% / 1,80% / 1,5% è applicata sull’importo cumulato delle pensioni del soggetto, a fasce progressive, partendo dall’importo lordo del mese di settembre 2022, per il calcolo della percentuale di incremento da attribuire al soggetto, la quale opera sull’importo in pagamento al mese di ottobre 2022, e così via per le altre mensilità, inclusa la tredicesima.