Il Porcellum ha le ore contate. L'intervista ad Aldo Bozzi
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Avvocato Bozzi, si può dire che è solo grazie a lei se la Corte di Cassazione potrebbe mandare in soffitta definitivamente il Porcellum. Lei ha fatto ricorso in Tribunale nel 2009, da privato cittadino, contro questa legge elettorale. Quali sono i profili di incostituzionalità che ha individuato?
"La base su cui sta lavorando la Consulta è l'ordinanza della Corte di Cassazione che ha accolto due questioni da noi sollevate e che ha poi inviato alla Corte Costituzionale. La prima riguarda il premio di maggioranza che alla Camera viene assegnato su base nazionale e senza una soglia minima. Qualunque partito raggiunga la soglia più alta di voti prende il premio. Per fare un esempio se un partito prende il 15%, e gli altri meno, alla Camera ha comunque la maggioranza dei seggi, ben il 55%. Ma c'è di più".
Dica.
"Al Senato i premi di maggioranza vengono dati su base regionale. E questo può portare ad avere un Parlamento con due maggioranze differenti, una alla Camera e un'altra al Senato. Ma sa perché si è fatta questa legge?"
Alcuni dicono che sul finire del governo Berlsuconi II il Centrodestra abbia voluto fare una legge che avrebbe condannato Prodi alla ingovernabilità. Lei che cosa crede?
"Nel 2005 il Centrodestra ha modificato la Costituzione inserendo il Senato federale che aveva come unico compito quello di gestire le regioni. La proposta di modifica costituzionale fu poi bocciata dal referendum e non se ne fece più nulla. La legge elettorale attuale era fatta per eleggere quel Senato federale che poi non è mai nato. Ecco dove sta il problema. L'architettura costituzionale è stata bocciata, ma è invece stata approvata la legge elettorale".
Il secondo profilo di incostituzionalità invece qual è?
"Il Porcellum non prevede che l'elettore esprima una preferenza diretta sui singoli candidati, ma si limiti a mettere una croce sul simbolo prescelto. Manca totalmente il diritto di scegliere i propri rappresentati in Parlamento".
Secondo lei quali sono le tempistiche per la decisione della Corte Costituzionale?
"Noi discutiamo la causa il 3 dicembre. La decisione definitiva della Corte arriverà dopo poco, nei tempi tecnici normali".
Quali sono le possibilità che le sue richieste vengano accolte?
"Le eccezioni di costituzionalità hanno passato il vaglio della Corte di Cassazione, mi auguro quindi che anche la Corte Costituzionale le accolga. Siamo fiduciosi".
La Corte cosa potrebbe decidere?
"La Corte potrebbe decidere di dichiarare incostituzionale il Porcellum e quindi il Mattarellum tornerebbe in vigore. E' un fatto giuridico al di là della volontà di noi promotori".
Non dovrebbe essere il Parlamento l'organo incaricato di approvare una nuova legge elettorale?
"Io spero fortemente che il Parlamento faccia una nuova legge elettorale e che il giudizio della Corte diventi superfluo. Sono otto anni che i parlamentari avrebbero dovuto intervenire".
Perché non hanno mai modificato il Porcellum allora?
"Perché ai partiti piace questa legge elettorale che gli permette di scegliere chi candidare alle elezioni. Le liste elettorali vengono fatte dai vertici del partito a cui fa comodo avere i propri fedelissimi in Aula. Per questo si dice che è un parlamento di nominati. Per me è incomprensibile che ci si ostini ad andare a votare con questo sistema. Lo stesso Presidente della Repubblica, nel 2008, inviò un messaggio alle Camere chiedendo di modificare il Porcellum. Ma anche in quella occasione i partiti hanno fatto orecchie da mercante".