Politica
Portofino: addio a Puny, l'amico ristoratore di Berlusconi
Le sere d'estate in Liguria, i ricordi e "le tedesche dalla mutanda facile"...
Chi non conosceva Puny vuol dire che non è mai stato a Portofino, anche a Milano lo chiamavano per nome, nessuno sapeva che di cognome faceva Miroli e tanto meno che lo avevano battezzato Luigi. Amico di tutte le celebrità che nel corso di quasi mezzosecolo si sono affacciate a Portofino, aveva inventato un modo di fare ristorazione che nel corso degli anni si è imposto come stile di accoglienza. Chi si sedeva al suo ristorante, una volta il Navicello assieme alla sorella, poi da Puny in piazzetta, si sentiva casa.
Lui discretamente ti proponeva i moscardini o il riso alla Puny, gli scampi alla Portofino e le classiche picaggè al pesto (per alcuni rigorosamente fatto anche senz'aglio). Puny era amico di tutti i signori che si affacciavano in piazzetta, dei capitani d'industria che passavano a salutarlo appena arrivati a Portofino per raccomandarsi di avere un tavolo in prima fila, delle signore con il tacco 12 che la sera si esibivano in equilibrismi sul ciottolato che le portava al ristorante, delle bellissime ragazze, quasi svestite, che negli anni aveva visto crescere al suo ristorante, ma con uno solo aveva un legame speciale, fraterno: per lui era il Presidente, in pubblico, ma chissà quante volte gli avrà detto "Silvio ti ricordi...".
I due in gioventù devono averne fatte di ogni, e spesso la sera, se il Presidente si recava a cena da lui, dopo una cantata accompagnata da Chitarrino, Puny apriva la scatola dei ricordi, e ne spuntavano fuori fotografie in bianco e nero che li ritraevano assieme in barca, con bellissime straniere, alcuni decenni prima, ridevano sempre assieme i due. A lui si rivolgevano spesso i maggiorenti di Forza Italia, non solo liguri, i rampanti in carriera, ma anche ministri e capi di grandi aziende pubbliche e private, perchè dicesse una parola in loro favore al Presidente.
E Silvio lo ascoltava, di lui si fidava perchè il loro era un rapporto vero senza secondi fini. Andare da Puny era per tutti andare da un amico, davvero cortese, sempre sorridente, con i suoi maglioni di cachemire colorati sopra le camicie, solo una volta lo abbiamo visto in giacca e cravatta, quando in occasione della chiusura di una campagna elettorale a Imperia, l'allora potente ministro Scajola lo ha voluto a tutti i costi nel teatro dove si svolgeva la manifestazione, assieme a Vince lo storico marinaio di Berlusconi, qualcuno andò a prenderli in elicottero dall'altra parte della Liguria.
La loro presenza avrebbe garantito che Silvio sarebbe venuto perchè sapeva che dopo l'impegno ufficiale si sarebbero divertiti finendo la serata al castello di Paraggi raccontandosi i bellissimi giorni vissuti assieme e ricordando "le tedesche dalla mutanda facile".
