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Politica
In Campania a rischio 15mila qualifiche professionali. Pasticcio alla Regione

Qualifiche professionali, pasticcio alla Regione Campania. Sono infatti a rischio 15mila qualifiche professionali rilasciate dall’ente regionale di via santa Lucia. Il supremo organo di giustizia amministrativa ha infatti dichiarato illegittimo l’atto della giunta regionale, proposto dall’assessore alla Formazione e alle Pari opportunità, Chiara Marciani (nella foto), di modificare i criteri per la composizione delle commissioni deputate a rilasciare i titoli di qualifica professionale. Una modifica avvenuta due anni fa con una delibera di giunta e non assembleare. Il Consiglio di Stato ha invece stabilito che fosse indispensabile una legge regionale. Una decisione che mette a rischio 15 mila diplomi di qualifica professionale rilasciati dalla Regione Campania. La vicenda è nata due anni fa quando la giunta regionale stabilì nuovi criteri per la nomina dei componenti delle commissioni che rilasciano le qualifiche professionali e la sostituzione dei funzionari pubblici con “esperti” selezionati dalla stessa regione. Il Consiglio di Stato ha però stabilito che si è trattato di un atto illegittimo. Un atto, affermano Claudio Forlani e Mirko Tramontano, rispettivamente presidente della Confederazione Conapi di Napoli e dell'Osservatorio sull'artigianato che, in sostanza, “arreca danni a decine di migliaia di cittadini campani, poichè la nullità delle commissioni che ha rilasciato i titoli rende nulli i titoli stessi”.  E così, secondo i due esponenti, tutti coloro che dal mese di luglio 2017 hanno ottenuto diplomi regionali con il rilascio di qualifiche professionali rischiano di trovarsi con un pugno di mosche in mano. Si tratta di professioni importanti e diffuse come quella di operatore socio sanitario, di estetista, di operatore informatico. Si tratta di cittadini campani, quasi tutti giovani, che hanno pagato cifre rilevanti per sostenere corsi di formazione per costruirsi un futuro e che ora vedono tutto avvolto dalla nebbia dell’incompetenza. “E’ una vicenda doppiamente grave perché si è consumata generando gravi danni, nonostante le sollecitazioni e le denunce in assemblea”, afferma Maria Grazia di Scala, presidente della Commissione regionale alla Sburocratizzazione. Nel frattempo, Conapi ha chiesto al governatore Vincenzo De Luca di “sospendere qualsiasi tipo di esame autofinanziato e di aprire un immediato tavolo di confronto con le parti interessate, al fine di evitare ulteriori danni”.

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