Rai, "la tesi di Affari? E' aberrante. Genera sprechi e squalifica l'azienda"
Maurizio Gasparri (Forza Italia) commenta la proposta del direttore Angelo Maria Perrino
"Secondo la tesi di Angelo Maria Perrino bisognerebbe solo prendere gente dall'esterno, come se nella Rai lavorassero solo degli imbecilli". Lo afferma ad Affaritaliani.it Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai, commentando la proposta del direttore Angelo Maria Perrino sul rinnovo dei vertici Rai ('E se i partiti aderissero a un nuovo equilibrio con nomine indipendenti?').
"Per altro, nuove assunzioni comporterebbero nuovi costi perché secondo l'articolo di Affaritaliani.it, a parte i consiglieri di amministrazione che ormai hanno compensi esigui, tutti i direttori, tutti i vicedirettori di rete, testate locali e nazionali dovrebbero essere assunti dall'esterno perché quelli interni sono lottizzati. Come se i giornalisti della Rai, e si potrebbero fare tanti nomi del passato e del presente, fossero tutti dei somari inadeguati. La vostra tesi è aberrante perché squalifica la Rai e perché comporterebbe dei costi eccessivi. Io la penso esattamente al contrario".
"Bisogna - spiega il senatore azzurro - scegliere un presidente della Rai e un amministratore delegato all'interno dell'azienda dove ci sono tante figure ad altissima competenza che spesso non vengono citate o evocate, bisogna scegliere i direttori e i vicedirettori tra i dipendenti dell'azienda confermandone alcuni, promuovendone altri secondo i criteri che l'amministratore delegato e il consiglio di amministrazione valuteranno".
"La tesi di Affaritaliani.it è ridicola e inaccettabile, è portatrice di sprechi, di lottizzazioni vere perché dall'esterno ognuno manderebbe l'amico suo. Credete ancora alla favoletta dei cacciatori di teste? Quando ero ministro venne la principale azienda di cacciatori di teste da me e mi disse 'lei chi vorrà proporre come direttore generale della Rai?' Allora non c'era l'amministratore ma il direttore, 'ce lo dica che poi noi faremo uscire dalla nostra selezione di cacciatori di teste quel nome'. Insomma, io ho visto il ristorante dalla cucina, non soltanto dalla sala da pranzo. Quindi non raccontiamo cazzate, i cacciatori di teste sono degli sparatori di bufale. E si adattano a esigenze scegliendo e proponendo ora questo, ora quello tra le persone più o meno qualificate. Invece, io sostengo il contrario: la Rai è ricca di professionalità che vanno scelte per i vari ruoli senza assunzioni e vere lottizzazioni con sprechi che voi proponete. Siete proprio fuori strada", conclude il senatore Gasparri.
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