Renzi, approvata la sua linea. Italicum, 190 sì all'assemblea
L'Italicum va votato cosi' com'e', senza modifiche. Lo ha ribadito il premier Renzi all'assemblea del gruppo Pd, legando la vita della legislatura alla legge elettorale. Le sorti del governo sono legate all'Italicum, "nel bene e nel male", ha osservato.
L'assemblea del gruppo, ha detto il premier, confermi la linea della direzione nazionale. Coloro che chiedono un gesto di mediazione devono riconoscere che una mediazione c'e' stata. L'assemblea del gruppo deve essere un luogo di dialogo, ha spiegato Renzi. Per chi ama il Libro della Giungla fuori di qui ci sono tanti Tabaqui, ha aggiunto. Il riferimento e' allo sciacallo del romanzo di Kipling.
Roberto Speranza si e' dimesso da capogruppo del Pd. Credo con forza nel Pd e nel governo e sono perche' le riforme si facciano, ma sulla legge elettorale e' sbagliato andare avanti senza un pezzo del partito, ha spiegato Speranza. Non sono in condizione di guidare questa barca, percio' con serenita' rimetto il mio mandato, ha aggiunto. "Saro' leale al mio gruppo e al mio partito, ma voglio essere altrettanto leale alle mie convinzioni profonde", ha detto Speranza motivando la decisione di dimettersi, riferendosi "all'errore" sulle legge elettorale. "Non cambiare la legge elettorale - ha spiegato Speranza - e' un errore molto grave che rendera' molto debole la sfida riformista che il Pd ha lanciato al Paese. C'e' una contraddizione evidente tra le mie idee e la funzione che svolgo e che sarei a svolgere nelle prossime ore".
Bersani, "non sono disponibile ad andare avanti cosi'" - Non sono disponibile ad andare avanti in questo modo, qui parliamo non solo della legge elettorale ma del nostro sistema democratico. Con questo ragionamento Pierluigi Bersani ha ribadito la sua distanza dall'Italicum, durante l'assemblea del gruppo Pd. Se si sceglie di andare avanti in questo modo io non ci sto, ha osservato l'ex segretario. Sono intervenuti, tra gli altri, anche Orfini e Epifani. Minoranza abbandona assemblea - La minoranza del Pd ha abbandonato l'assemblea non partecipando al voto finale sulla riforma elettorale.