Renzi: "Calenda? Non faccio in tempo a farmi un'idea che lui l'ha già cambiata". Nuove frecciatine dopo La Piazza - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 19:47

Renzi: "Calenda? Non faccio in tempo a farmi un'idea che lui l'ha già cambiata". Nuove frecciatine dopo La Piazza

Il leader di Azione ribatte: "Matteo, ma davvero? Mentre fai la campagna per Tridico e Fico dai lezioni di coerenza. Suvvia. Fai il bravo”

di Federica Leccese

Renzi: “Calenda? Non faccio in tempo a farmi un'idea che l’ha già cambiata" 

"Se l’alleanza è tutta schierata a sinistra, non si vince”. “Calenda? Cambia talmente velocemente idea che non faccio in tempo a farmi un'idea che lui l’ha già cambiata". Parole dure quelle di Matteo Renzi nei confronti del leader di Azione Carlo Calenda, la cui risposta non si è fatta attendere: "Matteo, ma davvero? Mentre fai la campagna per Tridico e Fico dai lezioni di coerenza. Suvvia. Fai il bravo". Quella tra i due leader sembrerebbe essere una questione non solo personale, ma soprattutto politica: Renzi vuole rafforzare l'alleanza con Partito democratico, M5S e Avs; mentre Calenda, dal canto suo, si defila dall'alleanza antigovernativa. 

Sulla scelta di non sostenere certe coalizioni, Calenda si è già espresso lo scorso weekend a La Piazza, la kermesse politico-economica di Affaritaliani organizzata a Ceglie Messapica, dove ha dichiarato: “Non intendo contribuire a questo degrado. Preferisco correre dei rischi. Se una coalizione è fatta così, Azione non la appoggia. Punto”.

“Il centrosinistra? È diventato un'apocalisse zombie”, ha affermato Carlo Calenda a "La Piazza", attaccando il sistema delle alleanze per le regionali, in quanto, secondo il leader di Azione, dimostrerebbe la totale perdita di direzione da parte del campo progressista. “In Puglia, ad esempio, c’è un candidato riformista stimato come Decaro. Ma invece di sostenerlo, si cerca in tutti i modi di farlo fuori. Emiliano dice di voler essere candidato ‘per garantire i suoi’. Non cerca nemmeno di nasconderlo dietro una proposta politica. È la fine della dignità politica”.

E sulla Campania: “De Luca e Fico si sono insultati per anni, ora si sostengono per pura convenienza. Il figlio di De Luca viene nominato segretario regionale di un partito che il padre ha sempre osteggiato. È una situazione che, se la guardassimo da Marte, sembrerebbe pura follia”.

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