Renzi attacca i talk ma in tv ci va lo stesso. E un pizzico di autoironia?
"Trame, segreti, finti scoop, balle spaziali e retropensieri: basta una sera alla Tv e finalmente capisci la crisi dei talk show in Italia ". Molto severo il giudizio, espresso da Matteo Renzi, con un tweet, dopo aver visto, su "La 7", nella serata di lunedì, "Piazza pulita", condotta da Corrado Formigli, dedicata alla battaglia per il Quirinale.
Il contributo del premier sulle ragioni della crisi, di ascolti e di idee, dei programmi televisivi di approfondimento, forse, sarebbe più utile se fosse seguito, o preceduto, da una più sincera critica, e autocritica, sul rapporto tra Tv e politica.
In particolare, i talk raccontano "balle spaziali" solo quando analizzano e discutono sui contenuti del "patto del Nazareno" tra Renzi, Silvio Berlusconi e Denis Verdini ? Ma non furono gli stessi programmi, ieri attaccati, a far conoscere ai telespettatori l'allora Sindaco di Firenze, quando lanciò la sfida a Pigi Bersani per la conquista della segreteria del PD ?
E gli stessi talk, negli ultimi mesi, quante volte hanno ospitato il premier, che li ha utilizzati, insieme a Twitter, per diffondere i suoi tanti annunci agli italiani, prima e dopo le elezioni europee, stravinte dal PD, che ha superato il 40 per cento dei consensi ? Insomma, la discussione sulla crisi dei talk, in Tv, sulla politica va approfondita.
Ma deve essere costruttiva, utile ed equilibrata. E non servire, soprattutto, a mascherare lo scarso gradimento e l'irritazione di alcuni dei protagonisti del "teatrino politico" quando si affrontano, auspicabilmente con serietà e obiettività, come non sempre avviene, vicende delicate e si ventilano "trame e retropensieri" da prospettive non gradite ai leader.
Pietro Mancini