Politica
Governo Boldrini, niente elezioni. Mattarella rovina i piani di Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
E alla fine Matteo Renzi metterà la tripla fiducia sull'Italicum alla Camera. La notizia non è ancora ufficiale ma è praticamente certa. Il presidente del Consiglio avrebbe anche voluto e potuto rischiare con la "lotteria" dei voti segreti sugli emendamenti, almeno una cinquantina se non ci fosse stata la fiducia, ma dal Quirinale sono arrivati segnali preoccupanti.
Dell'"irritazione" di Sergio Mattarella per l'uscita del premier sull'eventuale caduta del governo e sul ritorno anticipato alle urne abbiamo già scritto, ed è proprio l'orientamento del Colle sulle conseguenze di un eventuale incidente sulla legge elettorale ad aver convinto Renzi a mettere la fiducia. Il leader del Partito Democratico avrebbe voluto sfidare la minoranza interna senza mettere la fiducia per vedere se davvero ci sarebbero stati i numeri per approvare anche un solo emendamento all'Italicum, che avrebbe costretto il testo a tornare a Palazzo Madama. In quel caso - era il piano originario del premier - ci sarebbero state le dimissioni immediate da capo del governo e la richiesta di elezioni politiche già a fine estate da trasformare in un referendum su se stesso cacciando la sinistra Pd.
Ma dall'entourage di Mattarella hanno spiegato senza troppi mezzi termini ai fedelissimi del premier che in caso di caduta di questo esecutivo il Presidente farebbe di tutto per trovare un'altra soluzione all'interno del Parlamento, lasciando le elezioni soltanto come ultima ipotesi. E fonti parlamentari sussurrano che sullo sfondo si starebbe ragionando sull'ipotesi di un governo guidato da Laura Boldrini. La presidente della Camera, infatti, potrebbe essere l'unica in grado di far convergere sia le minoranze del Pd, sia Sel sia il Movimento 5 Stelle, sia una fetta di Forza Italia e i centristi, ovviamente come premier di un esecutivo istituzionale o del Presidente (Mattarella). In sostanza, l'intenzione del Capo dello Stato di non sciogliere le Camere in caso di caduta del governo Renzi sarebbe alla base della decisione del segretario dem di mettere la fiducia sull'Italicum evitando così di rischiare l'incidente che potrebbe poi non portare a immediate elezioni.