Pd, Renzi: "Prima le regole. Stavolta non mi faccio fregare"
"Epifani fissi la data del Congresso del Pd. Fissi la data delle primarie aperte...". Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, aggiunge anche scherzando un riferimento a Twitter: «L'hashtag (la parola chiave, ndr) è #guglielmofissalatada». Poi, però, torna serio e chiede al segretario del Partito democratico: "prima fissi regole, poi vediamo... Stavolta non mi faccio fregare, prima si fanno le regole e poi dico se mi candido".
Il riferimento è a quanto avvenuto durante il duello per la segreteria del partito tra lo stesso Renzi e Pier Luigi Bersani. Le regole furono cambiate rispetto alle primarie precedenti, quelle che videro vincitori Prodi, Veltroni e Bersani. Cosa che a Renzi non risultò particolarmente gradita.
Renzi, in un'intervista durante «La Repubblica delle idee» ribadisce il concetto: "Il 7 novembre del 2013 dobbiamo avere la data di un congresso nuovo. Epifani può decidere se fare le primarie aperte o il 27 ottobre o il 3 novembre. Poi noi decideremo se ci saremo".
Riguardo all'attuale governo, ha aggiunto: "Se Letta cambia il Paese, io sto con Letta, non ho ambizioni personali". E sul Partito democratico esclude "nel modo più assoluto" di volerne cambiare il nome: "Nel mio modo di vedere, il Partito Democratico è il partito democratico dei fratelli Kennedy, che venivano da una città chiamata Hope", cioè speranza. Renzi ha ribadito la sua convinzione di attirare nel partito i voti dei delusi del centrodestra: "Rivendico il diritto dei cittadini di poter cambiare idea. Se uno ha votato la Lega ed è deluso, portiamolo con noi e si vince. Se lo lasciamo di là si perde".