Renzi: "Se si fanno riforme la legislatura arriva perfino al 2018"
Se il Parlamento vota la legge elettorale ha "l'opportunità di riscattarsi dalla brutta pagina dell'elezione del presidente della Repubblica" avviando una "stagione costituente". In questo modo la legislatura può arrivare "perfino al 2018". Se invece salta il pacchetto riforme "andiamo subito a votare con la legge proporzionale" licenziata dalla Consulta dopo la bocciatura di alcune parti del Porcellum perché sarebbe la conferma che il Parlamento è "inaffidabile". Così ha affermato il segretario del Pd Matteo Renzi in una intervista al Messaggero.
Modifiche alla legge elettorale? I margini, ha spiegato Renzi, "ci sono sempre se c'è l'accordo dei contraenti. Per esempio sarebbe intelligente alzare la soglia minima di raggiungimento del premio portandolo dal 35 al 38%. Ne stiamo parlando già da qualche giorno con Fi e Ncd e consentirebbe di ridurre l'entità del premio di maggioranza al 15%". Peraltro "ogni legge è migliorabile, ma contesto il metodo di coloro che parlano di preferenze per portare a casa altro".
Secondo Renzi, poi, i 29 costituzionalisti che ieri hanno pubblicato un appello sul Manifesto "sostengono che la proposta di riforma va bene a patto che si levi il premio di maggioranza, si introducano le preferenze e si tolga lo sbarramento. In Italia questa legge c'è già stata ed è quella della prima Repubblica. Ci farebbe tornare al pentapartito".
Nel Pd, poi, c'è "una parte che dice 'siccome piace a Berlusconi, questa riforma non si deve fare'. E' un atteggiamento che denota una sudditanza culturale e psicologica". L'incontro al Nazareno ha riportato in auge il Cavaliere come sostiene Vendola? "Berlusconi c'è e ci sarà finché milioni di italiani lo voteranno - ha risposto Renzi -. A Vendola chiedo invece di sapere se vuol stare con noi o no".