Renzi tra case, casi e casini
"Lascio la scuola per dovere nei confronti di mio marito e per il piacere di stare con i miei figli". Così Agnese Renzi, moglie del premier, ha spiegato la sua decisione di chiedere un'aspettativa all'istituto in cui lavora come insegnante precaria. E proprio su queste sue frasi il mondo della politica sta ora impazzendo. Subito sono iniziate le dietrologie e le letture fra le righe, alimentate da alcuni gossip che girano nella Capitale.
Le malelingue leggono in controluce quelle parole d'amore e ci vedono malignamente una preoccupazione da parte della first lady. Sembra - dicono - che voglia fare quadrato attorno alla famiglia, tenendosi stretti i figli, ma soprattutto il marito, preparando quasi una 'calata' su Roma per presidiare il territorio famigliare, proprio lei che aveva detto che non avrebbe mai lasciato la casa di Pontassieve.
Insinuazioni velenose e maligne alimentate dalla campagna mediatica martellante, scatenata dal quotidiano Libero ma ripresa da altri media, sull'appartamento di Firenze frequentato come residenza in città (la sua casa familiare è una villetta nei dintorni) dal premier ma pagato da Marco Carrai, imprenditore e uomo di fiducia dell'ex sindaco rottamatore. E proprio su questa casa si avventano come avvoltoi i nemici di Renzi e le malelingue romane più piccanti. Tra queste mura, insinua il venticello malizioso, si sarebbero svolti incontri riservati e riunioni ristrette che esulavano dalla politica. E ora si setacciano le amicizie, si esaminano le relazioni al microscopio, si scrutano le carriere all'ombra del sindaco e del premier. E si fanno ipotesi.
Il gossip, si sa, si alimenta di vite private, detto e non detto, falso, vero e verosimile. Tutte balle? Secondo queste insinuazioni, quasi da servizi segreti, sembrerebbe di no: ci sarebbero perfino delle foto, segretamente giunte e custodite in qualche redazione specializzata in gossip, che potrebbero far perdere il sonno a qualcuno. E pronte a uscire al momento ritenuto opportuno. Un gossip micidiale, insomma, che registriamo per dovere di cronaca senza volergli dare troppo credito. Sapendo tuttavia che in Italia, e non solo, la battaglia politica si combatte sempre più spesso a colpi di dossier segreti, servizi inquinati, paparazzate possibili e veri o falsi convegni amorosi.