Politica
Report-Garante della Privacy, Schlein: "Si dimetta l'intero Consiglio", Meloni: "Nomina fatta da Pd e 5S". Lo scontro
Schlein: "Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalità di gestione dell'Autorità Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuità"

Ranucci: "Dimissioni del Garante? Sarebbero una sconfitta"
Le dimissioni del Garante per la Privacy dopo l'inchiesta di Report sarebbero una grande vittoria? "Una grande sconfitta", è la risposta di Sigfrido Ranucci, ospite oggi di Un Giorno da Pecora su Rai Radio Uno.
"L'inchiesta svela un'anomalia che conoscevamo da tempo: ha fatto comodo alla politica la gestione delle Authority così. Credo che sia un problema serio in Italia", che tra l'altro "limita seriamente la libertà di stampa". In Parlamento "devono approvare la mozione sulla libertà di stampa: tengano un faro acceso sul finanziamento delle Autorità, un passaggio chiave sul ruolo e sulla libertà di informazione".
Meloni: "Garante Privacy? Pd-5s forse potevano scegliere meglio"
"L'autorità è eletta dal Parlamento, non abbiamo competenza sulla possibilità di azzerare l'autorità. E' una decisione che casomai spetta al collegio. Però una cosa la voglio dire: questo garante è stato eletto durante il governo giallo-rosso, quota Pd e 5s e ha un presidente in quota Pd, dire che sia pressato da un governo di centrodestra mi pare ridicolo. Se il Pd e i 5s non si fidano di chi hanno messo all'Autorità per la Privacy, non se la possono prendere con me, forse potevano scegliere meglio". Così la premier Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti all'aeroporto di Fiumicino poco prima di partire per Bari.
Report, Schlein: "Quadro grave, si dimetta intero Consiglio Garante Privacy"
"Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalita' di gestione dell'Autorita' Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuita'. Io penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell'intero consiglio". Lo afferma la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. "Le inchieste giornalistiche di Report - prosegue - hanno rivelato un sistema gestionale opaco, caratterizzato da numerosi conflitti di interesse e da una forte permeabilita' alla politica. Senza un azzeramento e una ripartenza sara' impossibile ricostruire la fiducia dei cittadini nell'istituzione che deve tutelarne i diritti e assicurare la necessaria terzieta' del collegio, anche rispetto alla politica".
Report, Privacy: Scorza non esclude dimissioni, "opzione sul tavolo"
"Il diritto alla privacy non è mai stato cosi' importante nella vita delle persone", "pero' si è innescato qualcosa che sta minando alla radice l'indipendenza e l'autorevolezza percepite dell'Autorita'": lo ha affermato l'avvocato Guido Scorza, uno dei quattro componenti del collegio del Garante della Privacy nominato dal Parlamento in quota M5s, che in un'intervista a Repubblica non ha escluso la possibilità di dimissioni dopo le inchieste di Report su possibili spese pazze, conflitti di interesse, favori lobbistici e interferenze politiche sulle decisioni dell'Autorita' di garanzia del diritto alla Privacy. "Vediamo cosa succederà nelle prossime ore", ha aggiunto Scorza, "quella di un mio passo indietro è stata una riflessione che ha preceduto qualsiasi altra. La scelta, per ora, è stata quella di restare. Gettare la spugna mi dispiacerebbe e la vivrei come una sconfitta ma, naturalmente, è un'opzione che lascio sul tavolo e che farei mia se mi rendessi conto che è utile al bene dell'Autorita' e di un diritto tanto fragile quanto importante come la Privacy".
"Ferma restando l'autocritica", ha sottolineato il membro del Garante Privacy che fu il solo a votare contro la multa a Report per la pubblicazione dei contenuti di conversazioni sullo caso Boccia-Sangiuliano, "non ho ancora trovato grandi responsabilita' o scelte che non rifarei. Poi bisognera' scrivere, come si fa nel privato, un post mortem. Analizzare cosa non ha funzionato: come si è arrivati dove non si sarebbe dovuti arrivare".
