Insight/ Casini con Alfano e torna la Cdl. Il piano segreto di Silvio
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
L'annuncio di Casini che torna nel Centrodestra è soltanto l'ultimo tassello di un piano ben preciso del Cavaliere: far rinascere la Casa delle Libertà. Alla fine Berlusconi ha capito che non si arriverà mai al bipartitismo e quindi ha deciso di tornare indietro di tredici anni. Nel 2001, infatti, la coalizione di Centrodestra vinse le elezioni politiche con il 49,56% e quasi 18,5 milioni di voti.
Quei fasti sono forse impensabili oggi, anche per la presenza del terzo polo del Movimento 5 Stelle di Grillo, ma basterebbe un dodici per cento in meno per superare lo sbarramento del 37% ed evitare il doppio turno conquistando così la maggioranza assoluta dei seggi. Obiettivo che lo stesso Cavaliere ha dichiarato essere "raggiungibile e non impossibile".
Il primo punto è il centro moderato. E quindi il progetto prevede la fusione tra l'Ncd di Alfano e l'Udc di Casini, in modo tale da costruire un partito di ispirazione europea per chi non si riconosce in una Forza Italia troppo sbilanciata sulle posizioni di falchi e pitonesse. Poi c'è la destra. Fratelli d'Italia detiene il simbolo di Alleanza Nazionale e l'obiettivo è quello di far rinascere An unendosi con le altre forze della dispora di Via della Scrofa, Storace in testa. Una formazione che possa facilmente superare lo sbarramento del 4,5% previsto dall'Italicum.
Poi c'è la Lega. Salvini è fortemente anti-europeo ma Berlusconi punta a trattare soprattutto con Maroni e Bossi. In modo tale che il Carroccio possa avere una faccia ufficiale e oltranzista di Salvini e una più moderata e incline alla trattative con il Centrodestra degli ex segretari. Il tutto ovviamente con una Forza Italia rinnovata, grazie anche al ruolo di Toti, che possa tornare verso il 25%. Banco di prova le elezioni europee di fine primavera.